L’ultimo business di Google

BigG sembra pronto a lanciarsi nel campo delle assicurazioni auto on-line

A Moutain View sono da sempre abituati a “pensare differente” e cercare continuamente nuove possibili direzioni di business e di innovazione, non per nulla il Google X Lab è una fucina di nuove idee e promesse di grandi successi come la Google driverless car ed i Google Glass. Questa volta, però, l’idea non viene dalla Bay Area (dove secondo molti dovrebbe trovarsi la sede segreta dei laboratori di BigG), ma direttamente dall’headquarter: nei giorni in cui arretra nel mercato del search, Google sembra pronto a scendere in campo in quello delle assicurazioni on-line.

A Novembre la mossa che mette in difficoltà Google: Marissa Mayer, l’amministratore delegato di Yahoo! scelto per risollevare le sorti dell’ex big delle ricerche in Rete, annuncia in un post sul blog aziendale di aver concluso un accordo quinquennale con Mozilla. A partire da dicembre l’opzione del motore di ricerca predefinito di Firefox (negli Stati Uniti) sarebbe passata da Google a Yahoo!. Scontato l’entusiasmo della Mayer: «questo accordo – spiegava l’a.d. – ci permetterà di espandere la portata delle nostre ricerche e ci darà l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Mozilla per trovare nuove soluzioni innovative anche nel campo della comunicazione e dei contenuti digitali». Google resta a disposizione come opzione alternativa assieme a Bing, DuckDuckGo, eBay, Amazon, Twitter, Wikipedia; ma da dicembre sono i singoli utilizzatori di Firefox a dover scegliere deliberatamente di usare BigG per le loro ricerche. Un cambio di impostazioni che ai non addetti ai lavori può sembrare marginale, ma che in realtà ha effetti dirompenti (tant’è che Firefox ha concluso accordi simili anche con Yandex Search in Russia e Baidu in Cina).

Gli effetti della mossa della “lady di ferro” (il soprannome, assieme a “magnolia d’acciaio”, usato nel settore per indicare la Mayer) si vedono già nel giro di un mese. I dati diffusi in questi giorni da Statcounter (società statunitense specializzata nell’analizzare e fornire statistiche sul traffico Internet) sono lampanti: a dicembre la quota di Google nelle ricerche effettuate attraverso un computer è scesa, negli States, al 75,3%, perdendo 2,2 punti percentuali rispetto al 77,5% di novembre. Utenti che sono tutti finiti nelle grinfie di Yahoo!, che, infatti, nello stesso mese registra un incremento dall’8 al 10%.

Con un tempismo (quasi) sospetto, rumors annunciano che Google ha intenzione di voler entrare nel business delle assicurazioni auto on-line. Secondo le indiscrezioni, a Mountain View stanno lavorando ad un cosiddetto aggregatore: un sito per confrontare prezzi e acquistare polizze. Ellen Carney, analista di Forrester Research, ha rivelato che in realtà il progetto è in fase molto più avanzata di quanto si pensi: il servizio “Google Compare Auto Insurance Services” avrebbe ottenuto la licenza per vendere assicurazioni in 26 Stati a nome di sei gruppi assicurativi. Ovviamente nessuno in Google sta pensando di sostituire il (molto consolidato e redditizio) business delle ricerche con quello assicurativo e la decisione non è figlia della flessione riscontrata negli USA: quella dell’ingresso nel mercato assicurativo è una strategia su cui Google lavora da quasi due anni. Sarà comunque interessante vedere se BigG riuscirà a vincere anche questa sfida: di certo le grandi compagnie assicurative faranno resistenza a cedere a Moutain View percentuali di guadagno e dati dei propri clienti e le Autorità di regolazione potrebbero accendere un faro (l’ennesimo) sulle attività di Google.