“La luce accesa” sul lavoro

L’ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e il Lavoro, promuove per domenica 16 novembre, alle ore 11 presso la Sala dei Cordari, un’iniziativa pubblica in occasione dell’anniversario della fiaccolata di solidarietà ai lavoratori coinvolti nelle diverse vertenze aperte nel nucleo industriale.

L’episodio rappresentò un momento di inconsueta partecipazione da parte della città, forse perché spinta dall’annuncio, avvenuto in quelle ore, della volontà di Schneider Electric di chiudere il sito di Rieti.

L’appuntamento del 16 novembre s’intitola “La luce accesa”: «È una indicazione che vogliamo dare in diverse direzioni» spiega don Valerio Shango, direttore dell’ufficio promotore.

«La luce accesa, è innanzitutto quella che vogliamo tenere sulle nostre vertenze. Non possiamo correre il rischio che finiscano nel dimenticatoio, che escano dalle agende delle istituzioni, dalle colonne dei giornali. Almeno non fino a quando non avranno trovato tutte una soluzione. In questo senso la luce accesa è anche quella della speranza: perché senza una volontà positiva, senza fede, non è possibile raggiungere gli obiettivi. Proprio perché sembrano difficili, lontani, ci vuole un sovrappiù di energia, un eccesso di speranza. Poi la luce accesa è ovviamente quella delle fiaccole accese tre anni fa. Perché quella luce aveva il sapore dell’unità, perché rischiarava un’ipotesi di coscienza comune, perché sembrava come un barlume di resistenza. Sono sentimenti di cui in questo momento – come sempre – c’è grande bisogno. Dunque vanno ricercati, anche attraverso il ricordo».