Parrocchie

Limiti di Greccio, la tradizione dell’infiorata resiste al Covid

Per il secondo anno consecutivo, il giorno del Corpus Domini, il gruppo degli infioriatori della parrocchia di Limiti di Greccio si mette all'opera per realizzare il tappeto di fiori all'interno della chiesa

È domenica 6 giugno 2021, sono le cinque del mattino. Dino Orsini sarebbe stato già pronto da tempo per uscire con sua moglie Giannina; avrebbe svegliato anche sua figlia qualche minuto dopo per darIe l’opportunità di dormire ancora un po’.

«Dal 2010 faccio parte anch’io della “squadra” del tappeto e anche quest’anno sarà per me un grande onore – racconta Massimo – come lo è stato le altre vołte in cui ho potuto partecipare. Mi raccontano che la squadra formata soprattutto da donne (alcuni uomini nel frattempo hanno raccolto i fiori e “passano” di tanto in tanto per vedere se c’è bisogno di aiuto), varia dí anno in anno con alcune “colonne portanti” che hanno condiviso questa “faticosa” gioia con Dino e che rappresentano la storia vivente di un percorso nato già 60 anni fa per devozîone alla festa del Corpus Domini».

Nei giorni precedenti sono tante le persone che raccolgono i fiori variopinti, avendo cura di farlo secondo un prestabilito ordine che precede la “tenuta” del fiore e il suo colore che, raccolto troppi giorni prima, perderebbe la sua brillantezza. Sono poche le varietà che conservano il loro stato originario fino al giorno della composizione; gli altri fiori, quelli più delicati e fragili, si raccolgono solo il glomo prima. Bisogna sperare che non piova e che i fiori si trovino non soltanto nei campi, ma anche nei giardini della gente che spesso li dona a piene mani.

Alle cinque e qualche minuto, tutti puntuali ci si trova nel piazzale antistante la chiesa, ognuno con il suo materiale di lavoro: secchi, cartoni, corde, gessetti per disegnare, scope, farina, colla (se serve), sagome disegnate e soprattutto fiori, tanti fiori che, una volta “sgranati” dalle operose mani delle devote donne, sembrano non bastare mai, e spesso, come se fossero stati ordinati da chissà chi, ne giungono altri portati da chi non ha dimenticato che oggi è la festa del Corpo di Gesù.

Ognuno, con una sinergia incredibile, contribuisce con il suo lavoro a realizzate quella che sarà l’opera definitiva che deve essere pronta per la Messa delle 11, a cui sarebbe seguita, in tempi normali, la processione eucaristica; ma questo, come il precedente, è un anno particolare: sospese le processioni per la pandemia, si pregherà solo all’interno della chiesa.

Alle sei e mezza altre donne portavano il caffè caldo e un pezzo di crostata, delle fette di ciambellone per głi operai che si permettono pochi minuti dì break; quest’anno, come da un po’ di anni a questa parte, Marcello, il proprietario di uno dei bar presenti a Limiti, offre la colazione a tutta la squadra e poi… si ritorna a łavorare, senza sosta, con amore, con gioia, senza trascurare alcun dettaglio. Il maestro Dino era un perfezionista, non accettava improvvisazioni: ogni cosa al suo posto, niente sbavature nell’architettura del tappeto a cui lui pensava da giorni con la sua “direttrice artistica” Rita Marincioni.

«Mi raccontava che soltanto una volta, in tutti questi anni, un temporale incredibile non aveva permesso la realizzazione del tappeto, con grande rammarico da parte sua e di tutta la squadra. Quest’anno, come già avvenuto l’anno scorso, il tappeto floreale lo realizziamo dentro la chiesa, restaurata dopo il sisma e con il portone inaugurato da poco. Dal giorno prima c’è anche un gruppo “Infiorata Corpus Domini” creato da Mario, uno dei componenti della squadra, per scambiarsi le ultime notizie e per condividere idee sul tema e aperitivi», prosegue Massimo.

«Mi sono sempre chiesto perché un uomo come mio suocero abbia deciso, a un certo punto della sua vita, di dare inizio con amiche e amici ad una così bella tradizione, e quando me lo chiedevo ho sempre avuto quasi imbarazzo a verbałizzare la domanda, perché sentivo che per luì questo rappresentava qualcosa di sacro, e allora accettavo e condividevo il suo religioso silenzio e mi mettevo a lavorare con tutti gli altri, come tutti gli altri, in attesa di padre Giulio e della sua benedizione. Oggi c’è padre Pasquale, attuale parroco, a benedirci e a ricordare anche la figura di Dino che ha portato avanti questa iniziativa per ben 55 anni; ora non è più con noi fîsicamente, ma dal cielo sicuramente avrà avuto qualcosa da “ridire” anche oggi, come quando era con noi e redarguiva tutti, anche la figlia Isabella, sa non vedeva concentrazione nella realizzazione dell’opera; ma alla fine, contento come un bambino, sorrideva sempre e ńngraziava ciascuno per aver partecipato.
Ci siamo. Le foto di rito senza cambiarsi d’abito, da veri operai del tappeto del Corpus Domini di Limiti di Greccio. Non resta che darci l’arrivederci all’anno prossimo… puntuali, alle cinque!»