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LILT Rieti: «I malati cronici tra le maggiori vittime collaterali del Covid»

«I malati cronici ed i pazienti che già erano costretti a fare i conti con patologie preesistenti, come quelle oncologiche - afferma il presidente Zepponi - attualmente pagano un prezzo molto alto»

È amara la considerazione del dottor Enrico Zepponi, presidente della LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) Associazione di Rieti – di cui quest’anno in coincidenza con il Centenario della LILT nazionale – ricorre il quarantesimo anniversario della fondazione.

«I malati cronici ed i pazienti che già erano costretti a fare i conti con patologie preesistenti, come quelle oncologiche – afferma Zepponi – attualmente pagano un prezzo molto alto. Infatti stanno arrivando in sala operatoria meno pazienti con tumori di piccole dimensioni rispetto a quelli con tumori già più grandi: sul totale dei casi trattati la proporzione dei cosiddetti tumori localizzati è diminuita. Nel nostro Paese ogni anno sono circa 400.000 le diagnosi di tumore, più di 180.000 i decessi, 4 milioni le persone che ogni giorno combattono con la malattia, otre 800.000 le donne alle prese con il tumore al seno. Il cancro purtroppo rimane la malattia del secolo, sinonimo ancora di dolore, perdita degli affetti e morte».

«L’impatto del Covid-19 sui pazienti oncologici – prosegue il presidente della LILT Rieti – è stato pesante anche in termini di qualità della vita. I familiari si sono trovati spesso in condizioni difficili e con notevoli ritardi assistenziali. Il cancro oggi si vince prevalentemente con la prevenzione primaria (corretti stili di vita) e secondaria (diagnosi precoce). Ma la diagnosi precoce ha subito una decelerazione. Ciò comporterà sempre più diagnosi tardive compromettendo l’efficacia delle varie terapie, la qualità e l’aspettativa di vita. Bisogna quindi mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione, coinvolgendo direttamente la Società nelle sue varie articolazioni con l’obiettivo realistico di innalzare la percentuale complessiva di guaribilità del cancro all’80 %, oggi fermatasi intorno al 65%. La LILT di Rieti, ente pubblico su base associativa – conclude il presidente Zepponi – oltre alle attività ambulatoriali e divulgative che svolge normalmente, è a disposizione delle Istituzioni per contribuire al raggiungimento di questo ambizioso, ma possibile risultato».

In foto Enrico Zepponi con il presidente nazionale Francesco Schittulli