Liberi sulla Carta: appello alla raccolta fondi in rete

Riceviamo e pubblichiamo una nota dello staff di Liberi sulla Carta, festival letterario che da cinque anni concentra a Fara in Sabina, nei pressi dell’Abbazia di Farfa.

Caro Amico, Gentile Amica, ti chiediamo solo un minuto per portarti informarti della possibile morte di uno spazio dell’editoria indipendente: mancano 23 giorni alla chiusura del progetto di autofinanziamento di Liberi sulla Carta, festival letterario che da cinque anni concentra a Fara in Sabina, nei pressi dell’Abbazia di Farfa a mezz’ora da Roma centinaia di editori, scrittori e lettori.

In questi cinque anni abbiamo offerto incontri e spettacoli totalmente gratuiti, (da Simone Cristicchi ad Ascanio Celestini, passando per David Riondino, Peppe Servillo, Fabio Troiano, Johnny Palomba, Francesco Pannofino, Paolo Briguglia e tantissimi altri).

Abbiamo stabilito le quote di accesso più basse d’Italia per gli editori in esposizione preferendo selezionarli per qualità e serietà piuttosto che per disponibilità economica.

Molti degli scrittori italiani più importanti si sono alternati in questi anni a Liberi sulla Carta, ma purtroppo anche a causa dell’apprezzato ma insufficiente contributo delle Istituzioni, di questo fantastico esperimento di cultura accessibile e condivisa potrebbe restare solo un ricordo.

Gli organizzatori che hanno lavorato gratuitamente per anni, autotassandosi per migliaia di euro, non possono più sostenere il peso di una manifestazione cresciuta in maniera esponenziale e ti chiedono di contribuire concretamente alla salvaguardia di questo spazio.

Per non lasciare nulla di intentato prima di alzare bandiera bianca, hanno deciso di percorrere la strada del crowdfunding, cioè una raccolta fondi in rete. L’obiettivo che si sono posti è di diecimila euro, raccogliendo a tre
settimane dalla chiusura della campagna circa il 20% del budget necessario.

Qualora non raggiungessero la somma, nessuno sarebbe vincolato a versare la quota e il festival non si farebbe.

Ti chiediamo di prenotare una quota, di spendere dieci euro per difendere uno spazio libero, aperto, gratuito. Altre strade non intendiamo percorrerne: non alzeremo mai i prezzi, non introdurremo mai biglietti d’ingresso.

Se ci riusciremo, salveremo Liberi sulla Carta il progetto che rappresenta, e lo faremo grazie all’aiuto di chi condivide la nostra stessa idea di cultura.

Altrimenti ricorderemo senza rimpianti una meravigliosa avventura durata cinque anni.

Se vuoi aiutarci il link utile è questo: http://www.crowdfunding.liberisullacarta.it. Fai la tua offerta, e se non puoi farla cerca di diffondere la nostra campagna fra tutti quelli che pensi possano essere sensibili, attraverso social network e passaparola.