Storia locale

L’«evoluzione dei paesaggi della Sabina» in un nuovo articolo di Roberto Marinelli

Il nuovo saggio di Marinelli affronta l’intrigante tema della storia dei paesaggi terrazzati, in relazione alle diverse colture che nel tempo si sono avvicendate nelle diverse aree che compongono i paesaggi del Reatino e della Sabina

La collaborazione di Roberto Marinelli – ricercatore storico reatino, socio della Deputazione abruzzese di storia patria – alla prestigiosa rivista di storia economica e sociale dell’Università politecnica delle Marche «Proposte e ricerche», continua a dare ottimi risultati. Nel numero 81 del 2018, pubblicato in questi giorni, è uscito un suo nuovo saggio sull’evoluzione dei paesaggi della Sabina.

Dopo gli studi sulle origini di mugnai della famiglia Potenziani a Rieti, che al Borgo cittadino avviarono la loro attività nel XIV secolo; quelli sulle confraternite e il monte frumentario di Sant’Angelo; e quelli sulla memoria degli antichi approdi della Conca Velina, quando esisteva ancora gran parte dell’antico Lacus Velinus, tutti editi dalla prestigiosa rivista «Proposte e ricerche» dal 2011, il nuovo saggio di Marinelli affronta l’intrigante tema della storia dei paesaggi terrazzati, in relazione alle diverse colture che nel tempo si sono avvicendate nelle diverse aree che compongono i paesaggi del Reatino e della Sabina.

Il nuovo saggio affronta e delinea la memoria dei Terrazzani, i contadini di montagna e di collina, che sono riusciti a modellare il paesaggio delle nostre zone, rendendo fruibili i terreni di pendio per vari generi di colture, realizzando terrazzamenti erbosi o in pietra a secco, di cui rimangono vestigia di grande suggestione paesaggistica e che testimoniano il lavoro di tante generazioni, patrimonio dell’umanità intera. Un patrimonio che si cerca di tutelare e valorizzare a livello nazionale con iniziative di documentazione e recupero, che consentano di tramandarne l’immagine, la memoria e le tecniche realizzative, secondo criteri definiti a livello di commissioni europee, create specificatamente su questi argomenti.

Il saggio di Marinelli fornisce inoltre ampie indicazioni proprio su queste iniziative di documentazione e tutela, utili per chi volesse proporre la salvaguardia del nostro paesaggio agricolo di collina e di mezza montagna.