La linea sottile tra abusivismo, illegalità e incompetenza: lettera aperta al sindaco sui manifesti elettorali

Il caso dei manifesti elettorali sui necrologi: il Comitato “Insieme con Francesco Simeoni” chiede l’intervento del primo cittadino

Egr. Sig. Giuseppe Emili, come avrà letto dalla stampa locale, un manifesto del candidato alle prossime Primarie Francesco Simeoni, è stato affisso in uno spazio pubblico già “occupato” da necrologi, come se fosse un’affissione abusiva.

Nell’articolo si legge che l’affissione è stata curata dalla Società che gestisce il servizio per conto dell’Amministrazione di Rieti. E proprio all’amministrazione comunale che il candidato Simeoni e il suo Comitato, nel pieno rispetto della normativa in materia di promozione di spazi pubblici di competenza comunale, si sono rivolti per la collocazione di 30 manifesti. Normativa rispettata anche per la campagna negli spazi privati gestiti dalla società Segecov. Ovviamente né il candidato, né il suo Comitato, né la società Segecov avrebbero potuto intervenire sulla scelta degli spazi pubblici di competenza del Comune.

Ad onor di cronaca l’articolo è un resoconto di quanto sta accadendo a Rieti in questi giorni. Ma poiché ai nostri giorni vale più ciò che appare che quel che è, ad esemplificazione di un malcostume generale è stata purtroppo pubblicata una foto della campagna di Simeoni, che ne è stato conseguentemente molto danneggiato.

Scelta obbligata quindi, quella di comunicare in modo deciso che il manifesto non era e non è illegale, ma solo frutto della maldestra e forse incompetente gestione del servizio. E che se di gesto irriguardoso della dignità dei defunti si tratta, è di esclusiva responsabilità del servizio, che certo bene non ha fatto soprattutto a Francesco Simeoni.

Per quanto si è appreso, tale modus operandi, cioè di utilizzare gli spazi destinati ai necrologi sovrapponendoli con altre informazioni, pare essere una prassi della Società che gestisce il servizio affissioni del Comune di Rieti e già in passato altri ne hanno denunciata l’irriverente condotta. Queste incresciose situazioni non si determinerebbero se il Comune avesse definito, con i provvedimenti necessari, gli spazi di sua spettanza con le destinazioni per materia (necrologi – commerciali – cultura – politica), in modo da impedire qualsiasi scelta discrezionale da parte dei gestori.

Egregio Signor Sindaco, alla luce di quanto descritto, il Comitato “Insieme con Francesco Simeoni” chiede che tutti i soggetti competenti pongano in essere i necessari correttivi, ivi comprese le scuse pubbliche avendo – anche se involontariamente – mortificato la nostra e l’altrui sensibilità e leso l’immagine di chi, come Francesco Simeoni, rivendica l’assoluto rispetto delle regole e in particolare quelle di convivenza civile.

Comitato “Insieme per Francesco Simeoni”