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L’estate di Rocca Sinibalda non si ferma

Nel borgo del castello si riparte il 24 agosto con una kermesse incentrata su musica, cinema e letteratura

L’estate 2019 a Rocca Sinibalda non si ferma e dal 24 agosto si riparte con la grande musica, il cinema e la letteratura. Ad aprire una settimana ricca di eventi la quinta edizione del Morphest, la festa della musica e della trasformazione che da cinque accompagna le estati di Rocca Sinibalda.

Quest’anno sbarca nel belvedere, dalle 21,30 con ingresso gratuito, il festival “Leaves in the Sunshine”, organizzato da Phonosphera che vedrà sul palco gruppi legati alla scena rock e psichedelica con una proposta che va oltre gli schemi classici delle serate musicali estive: gli Electric Orange, gruppo tedesco, per la prima volta in Italia, con all’attivo 27 album, i baresi Anuseye gruppo storico (ex That’s All Folks) con sonorità simili ai più famosi Queen’s of the Stone Age e i napoletani Tuna de Tierra. Gianmarco Iantaffi, curatore dell’evento spiega che «Leaves in the Sunshine vuole rappresentare un’enclave di vitalità e costruttività, dalle antichissime ed inalienabili radici».

Sempre il 24 agosto, ore 19.30 piazza del Comune, prende il via anche la rassegna “Libri a tutto schermo” con un incontro dibattito sul libro “Momenti di trascurabile felicità” di Francesco Piccolo a cura della blogger di “Questione di libri” Clarissa Neri. Alle 21.00 proiezione del film omonimo per la regia di Daniele Luchetti con Pif.

Domenica 25 agosto, ore 19.30, presentazione libro “Elogio delle merci” editore Coazinzola Press, di Isacco Turina alla presenza dell’autore e alle ore 21 proiezione del film “Il corriere” di e con Clint Eastwood e Bradley Cooper.

Il 26 agosto ore 19.30 presentazione del libro “Gaijin” di Maximiliano Matayoshi (Funambolo Edizioni) cui seguirà il dibattito sull’accoglienza in Sabina con Sandra Foschini dell’ARCI. Alle ore 21 il film “Green Book” con Viggo Mortensen.

Martedì 27 agosto sarà la volta, sempre 19.30, di Igor Patruno che presenterà il suo romanzo “Sotto il cielo di Spagna” di Igor Patruno e alle ore 21 il film “Tutti lo sanno” di Asghar Fahradi con Penelope Cruz e Javier Bardem. Si chiude il 28 agosto con la presentazione di “Non ci salveranno i melograni” di Maristella Lippolis alla presenza dell’autrice con cui dialogherà Clarissa Neri. Alle ore 21 proiezione di “Cold War” di Pawel Palinowski vincitore dell’Oscar Europeo.

Dal 26 al 28 agosto anche “Concerti” tre serate che vedranno sul palco a Piazza della Vittoria, il 26 agosto, ore 21.15, il Phoinikes Sax Quartet, gruppo composto da quattro sassofonisti, Matteo di Giuliani al sax soprano, Luigina Battisti al sax contralto, Danilo Coltella al sax tenore e Luca D’Angeli al sax baritono. Il loro stile attraversa differenti generi musicali, dal classico alle contaminazioni jazz, dalla musica da film al tango, con la sola intenzione di raggiungere più persone possibili e toccare in profondità l’animo degli ascoltatori. Il 27 sarà la volta dell’Art&Jazz Street Band gruppo civitese che ha la caratteristica di muoversi in un’ampia gamma di generi musicali grazie ad un ampio repertorio eseguito da 26 elementi con la voce solista di Jacopo Bertini. A chiudere la tre giorni Simone Zanchini con Recital solo “Quasi acustico”. Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, Zanchini si muove con la stessa maestria tra musica classica, contemporanea, jazz e incursioni extracolte. Su questo terreno di confine tra i generi si sviluppa la sua performance solitaria dando vita un’esperienza artistica creativa e ogni volta diversa e imprevedibile. Ai momenti di improvvisazione estemporanea si alternano le sue composizioni originali e brani di grandi compositori come George Gershwin, Charlie Parker, Duke Ellington, Astor Piazzolla, il tutto magistralmente miscelato da un flusso creativo-improvvisativo continuo.

«Un grande sforzo organizzativo e logistico che intendiamo sviluppare, migliorare e far crescere nei prossimi anni – spiega il sindaco Stefano Micheli – perché siamo convinti che attraverso gli strumenti dell’arte, della musica, del teatro e della letteratura, le comunità possano accrescere il loro senso di appartenenza, rafforzare l’identità dei luoghi e creare condizioni di sviluppo e crescita per tutti. Stiamo investendo tanto su un percorso che coinvolga tutta la comunità per una rinascita culturale che valorizzi le nostre tradizioni ed i nostri luoghi, che abbiamo il dovere di tutelare e promuovere».

Foto Filippo M Gianfelice