Ricordi

Leonessa rende omaggio al Sergente Costantino Palmieri

Il Comune di Leonessa in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito e la Scuola Interforze Nbc di Rieti intende commemorare, in occasione della ricorrenza del 4 novembre e del Centenario della Vittoria nella Prima guerra mondiale, il sergente Costantino Palmieri, morto a San Marco di Gorizia il 1° novembre 1916.

Il Comune di Leonessa in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito e la Scuola Interforze Nbc di Rieti intende commemorare, in occasione della ricorrenza del 4 novembre e del Centenario della Vittoria nella Prima guerra mondiale, il sergente Costantino Palmieri, morto a San Marco di Gorizia il 1° novembre 1916. Distintosi per la sua audacia sia in Libia sia sull’Isonzo durante la Grande guerra, egli morì nel tentativo di conquistare la quota 171 del Monte San Marco di Gorizia.

La piccola località dove egli cadde venne ribattezzata Bosco Palmieri e il suo nome non venne mai cancellato dal ruolino di compagnia. Per tale motivo l’Amministrazione Comunale di Leonessa ha deciso di ricordare, il 2 novembre 2018, la figura di Costantino Palmieri, una delle 362 medaglie d’oro al valor militare italiane della Prima guerra mondiale, dedicandogli una targa nel Largo a lui già intitolato. Targa che riporta la motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessagli con d.l. del 13 dicembre 1917.

«Sempre primo dove più ferveva la mischia, fulgido esempio di eroismo, dopo conquistata una trincea nemica e fattone prigionieri i difensori, si spingeva ancora avanti col suo plotone per occupare un’altra posizione potentemente difesa. Contrattaccato e circondato da forze superiori con i pochi uomini superstiti del suo reparto, in piedi tenne lontani gli assalitori col lancio di bombe a mano. Gravemente ferito, rimaneva sul posto incitando i suoi al grido di: “Viva l’Italia! Viva il Re!” Esausto di forze ed invitato ad allontanarsi, si rifiutava nobilmente e rimaneva sul posto, finchè con l’arrivo dei rinforzi veniva consolidata la posizione. Morente, prima di esalare l’ultimo respiro rivolgeva ai suoi uomini le parole: Giovanotti, muoio contento di avere compiuto il mio dovere. San Marco, 1° novembre 1916»