Azione Cattolica Rieti

L’AC reatina ricorda Giancarlo Pacciani, suo ex presidente

L'Azione Cattolica di Rieti ricorda Giancarlo Pacciani, scomparso nei giorni scorsi a Greccio: «Nel 1984 terminò il suo mandato di presidente diocesano, lasciando un'associazione certamente con una base più solida»

Giancarlo Pacciani, scomparso nei giorni scorsi a Greccio, dove da tanti anni era andato ad abitare, arrivò a Rieti nel 1972, impiegato alla Texas Instrumenst.

Frequentando il Movimento dei Cursillos di Cristianità ebbe modo di conoscere un giovanissimo don Luigi Bardotti: un incontro segnato subito da reciproca simpatia e stima, che gli cambierà la vita, perché da lì a poco, alla fine del 1978, Giancarlo accettò la proposta di don Luigi: dare la sua diponibilità per far “rinascere” l’Azione Cattolica a Rieti, assumendo la carica – in forma ancora “embrionale” – di presidente diocesano.

Con semplicità, ma anche con coraggio, vista la sua inesperienza in AC, con speranza e umiltà, Giancarlo espresse un impegno costante, una forte tenacia anche di fronte ad un chiaro diniego per l’AC in alcune parrocchie, affidandosi sempre alla provvidenza, parlare continuamente con i sacerdoti nel tentativo di ridare forza e futuro ad un’AC che stava vivendo un momento di profonda crisi. Con l’aiuto di don Luigi seppe quindi dare il meglio di sé, affrontando diversi ostacoli, ma confidando sempre nell’aiuto di Dio e nella bontà dell’opera, partendo dalla collaborazione a livello parrocchiale e arrivando al coinvolgimento di tanti giovani nell’indimenticabile esperienza di Villa di Sant’Anatolia, luogo che presto diverrà un punto di riferimento fondamentale per l’AC di Rieti e per l’intera diocesi.

Pacciani, con il suo pulmino Ford Transit, spesso portò con sé i giovani di Rieti negli incontri romani alla Domus Mariæ, così da aprire i loro orizzonti culturali, associativi e approfondire la loro fede, mettendoli a contatto con una dimensione nazionale capace di trasmettergli entusiasmo e fiducia. Questi sono parte dei ricordi che ha voluto condividere con noi, in occasione della video intervista che accettò di fare in vista dei festeggiamenti per i cent’anni dalla fondazione del primo circolo parrocchiale della Gioventù Femminile di AC a Rieti.

Nel 1984 terminò il suo mandato di presidente diocesano, lasciando un’AC certamente con una base più solida, capace di affrontare la seconda metà degli anni Ottanta con maggiore forza e speranza nel futuro. Il nome di Giancarlo Pacciani rimane nella memoria dell’AC associato all’amatissimo don Luigi Bardotti, all’esperienza di Villa Sant’Anatolia, ma ancora di più alla sua umiltà e tenacia, al suo mettersi a servizio rendendo disponibili i propri pani e pesci, fidandosi dell’altro e affidandosi a Dio. L’AC ha quindi un grande debito nei confronti di Giancarlo, un merito che l’associazione gli riconosce con affetto e nostalgia.

«Un’immensa fiducia nella Chiesa», un’esperienza formativa che traspare inevitabilmente nella vita personale e familiare, sono queste le parole che scelse di pronunciare alla domanda, cosa ti ha lasciato l’AC? Questo invece il suo lascito: «La strada è stata fatta, con fatica e tante difficoltà, chi verrà non deve abbattersi, non deve farsi bloccare dai “no”, ma proseguire, insistere con l’AC perché la Chiesa ha bisogno dell’AC, che deve essere seguita e guidata».

Grazie Giancarlo, sappiamo bene che ci seguirai da lassù insieme al nostro caro don Luigi.