Ad Amatrice arrivano i laboratori mobili per la piccola e media impresa

Giornata sperimentale sulle linee di trasformazione per piccole produzioni agroalimentari adottabili attraverso strutture mobili e attrezzature di piccole dimensioni, giovedì, 9 novembre ad Amatrice. L’evento espositivo è stato promosso da Regione Lazio, Arsial, Cna Impresasensibile, l’associazione Casa delle donne di Amatrice e Frazioni, ed è realizzato in collaborazione con Crea, Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari.

L’esposizione dei laboratori mobili rappresenta l’evento conclusivo del progetto Laboratorio Amatrice, promosso per favorire la rigenerazione di microeconomie legate alla piccola e media impresa del settore agroalimentare nei territori terremotati. Il progetto, avviato a settembre, ha avuto un grande successo di partecipazione facendo registrare oltre 60 iscritti. Prevista, durante la giornata, la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione.

Obiettivo dell’esposizione dei Laboratori Mobili è di offrire soluzioni operative e di facile impiego a tutti coloro che intendono avviare progetti di impresa su piccola scala. I vantaggi sono principalmente quelli di realizzare l’intera filiera produttiva all’interno del territorio: dalla raccolta delle risorse locali alla trasformazione dei prodotti pronti per i mercati, alla vendita diretta. L’impresa, grazie a questi modelli, è in grado di operare in maniera autonoma, efficiente e a basso impatto ambientale.

I modelli esposti, illustrati dai ricercatori Crea sono: una linea polifunzionale di trasformazione di frutta e ortaggi per la produzione di conserve vegetali, un mini-caseificio per la produzione di formaggi freschi e stagionati, un essiccatore solare per il recupero degli scarti di lavorazione, un impianto pilota per la produzione di birra artigianale, una pressa per la pasta fresca, un negozio mobile per la vendita diretta.

A completamento dell’esposizione un impianto di macellazione delle carni, realizzato per medio-piccole realtà produttive quali agriturismi, aziende agricole, imprese di piccoli allevatori che vogliono valorizzare i prodotti locali.

I punti di forza degli impianti esposti sono: il made in Italy, poiché ideati, sviluppati e realizzati in Italia; la sicurezza, poiché progettati nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza alimentare e igienico-sanitaria; la sostenibilità, in quanto costruiti con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente.
Ogni impianto è accompagnato da una scheda tecnica contenente le caratteristiche operative e le soluzioni offerte.

“Abbiamo portato qui ad Amatrice – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Carlo Hausmann, presentando l’iniziativa -, al termine del corso dedicato alle produzione alimentari a cui hanno partecipato oltre 70 iscritti, in larga parte donne, 8 soluzioni, si tratta di laboratori mobili, capaci di produrre prodotti di qualità con un investimento iniziale contenuto. Questa iniziativa – ha aggiunto l’assessore – è stata promossa in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) e ha l’obiettivo di stimolare la creazione di impresa. Molte delle partecipanti hanno già espresso la volontà di fare impresa qui e perciò stiamo bruciando i tempi per dare idee utili a realizzare le loro attività. Il Crea, insieme alle altre aziende che sono qui, ha fatto una grande fatica portando ad Amatrice un campionario di soluzioni e un patrimonio di conoscenza eccezionale. Sono soluzioni di piccole dimensioni – ha concluso Hausmann – che possono essere molto utili e che consentono di produrre da subito prodotti alimentari di altissima qualità”.

Il progetto Laboratorio Amatrice, è costituito da una serie di eventi formativi aventi come obiettivo principale la rigenerazione di attività di piccola e media impresa agricola sui territori di Amatrice e Frazioni colpiti dal sisma.

I laboratori di formazione hanno preso il via il 18 settembre e si sono articolati in 10 incontri da 5 ore ciascuno. I temi hanno riguardato principalmente il trasferimento di competenze professionali nei settori della trasformazione agroalimentare: dalla trasformazione della frutta e verdura, alla conoscenza delle erbe selvatiche, alle tecniche di panificazione, di preparazione di salumi e formaggi, alla piccola apicoltura, alle tecniche di creazione d’impresa. A questi si sono aggiunti: il corso Haccp curato dalla Cna di Rieti che ha previsto per tutti i partecipanti il rilascio di attestato valido per legge sulla sicurezza alimentare in azienda.

La giornata conclusiva è stata il 9 novembre con l’esposizione dei più importanti impianti mobili di piccole dimensioni per la trasformazione di prodotti alimentari, realizzata in collaborazione con il Crea, Centro di ricerca ingegneria e Trasformazioni agroalimentari. In esposizione: una linea polifunzionale di trasformazione di frutta e ortaggi, un mini-caseificio, un essiccatore solare, un impianto pilota per la produzione di birra, una pressa per la pasta, un negozio mobile, un impianto di lavorazione delle carni.

Il numero totale dei partecipanti è stato di 60, distribuiti in una media di 28 partecipanti per ciascun laboratorio.
Le attività e le ricette svolte durante i laboratori saranno documentate in una pubblicazione dal titolo “Amatrice si racconta a tavola”.