La Ztl e i professionisti della lagna

Le contese sulla Ztl non passano mai di moda. A tanti la soluzione non piace. Trovano il nuovo piano del traffico all’origine di ogni male. La piazza deserta e la chiusura dei negozi, ad esempio. Sì, c’è anche una feroce crisi generale, ma pare sia un dettaglio. Hai voglia a denunciare un’economia insostenibile: il problema principale è raggiungere la piazza in auto da via Cintia!

La diagnosi è limpida: se non si torna indietro, se non si riaprono questi dannati varchi, il centro morrà. Tanti contribuenti già si sono disamorati: oramai preferiscono la grande distribuzione.

Beh, amici, hanno ragione. Che ci vengono a fare in piazza? I centri commerciali sono tristi, è vero. Ma sono pure climatizzati. Si spettegola bene lo stesso e senza correre il rischio di essere investiti. Forse bisognava pensarci prima di lasciarli costruire, prima di diffondere il loro modello culturale.

Si fa presto a lamentarsi che il centro è disabitato. Ditelo a chi ha lavorato per sparpagliare la popolazione su un’inutile periferia. Oggi tante famiglie abitano lontano dalle mura: tanto c’è la macchina. Ma con quel che costa la benzina, avranno pure il diritto di andarsene dove gli pare, o no? Sempre che non facciano shopping on-line!

Gente triste, avete ragione: qualcosa non funziona. Ma quanto sono stucchevoli certe eroine anti-Ztl. Si appellano a certezze, evidenze, ricette facili! Noi preferiamo rifugiarci nel dubbio. Se davvero i contribuenti non sanno che farsene di un centro storico senza automobili, non sarà che gli interessano più le macchine della piazza?

Ma se è così caliamo la maschera. Diciamolo che rivendichiamo il diritto di passare in macchina dove ci piace e di parcheggiare come ci pare. Vogliamo i vantaggi della vita in centro, senza doverne affrontare i disagi. La bella casetta nel vicoletto non può mica escludere il Suv parcheggiato sotto! Comoda la vita, eh?

Altro che centro storico! L’avessimo davvero a cuore avremmo approfittato della Ztl per viverlo meglio. Ci saremmo comunque lamentati, ma perché insieme ai limiti per le automobili non sono arrivati i necessari servizi pubblici di supporto.

Ora i soliti professionisti della lagna si esercitano in vista dei Plus. Di questi lavori non si sentiva alcun bisogno, è vero. Ma almeno possiamo sperare che portino a tutti più consiglio che rogne.

3 thoughts on “La Ztl e i professionisti della lagna”

  1. Barbara Romiti

    Con riferimento alle polemiche accese dal recente articolo “Il centro sembra il Sahara … ” espresse “…a nome dei residenti di via San Rufo, via Crispolti, via del Mattonato e via Pellicceria” cui si aggancia il commento di David Fabrizi, si precisa che quanto espresso dall’autrice dell’articolo, probabilmente corrispondente al pensiero di una parte dei residenti del centro storico, CERTAMENTE non corrisponde al pensiero di tutti i residenti di Via della Pellicceria. Va da sé che, da parte degli stessi, non è stato conferito mandato a chicchessia ad esprimere pareri, opinioni e quant’altro in merito al tema ZTL.

  2. Maurizio Festuccia

    Bravo David. hai sempre la porta di Format aperta, se e quando vorrai. Maurizio

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