Chiesa di Rieti

La tua benignità non pur soccorre a chi domanda

Così Dante, con devozione profonda, loda la Santa Madre di Dio, Maria Santissima, nomea che, lieta nei cuori, si ripercuote nei festeggiamenti nella Parrocchia di Apoleggia, frazione di Rivodutri.

Così Dante, con devozione profonda, loda la Santa Madre di Dio, Maria Santissima, nomea che, lieta nei cuori, si ripercuote nei festeggiamenti nella Parrocchia di Apoleggia, frazione di Rivodutri.

Anche quest’anno non può mancare, dunque, l’insieme di appuntamenti tanto attesi dalla popolazione, che accompagneranno la dolce fine dell’estate ed il lieto inizio del mese settembrino.

Disponibilità del popolo e gioia nei cuori portano i fedeli, anche quest’anno, a radunarsi dapprima attorno a del buon cibo e della sana musica, nelle serate che vanno dal 30 agosto al 1° di settembre, per poi dar seguito a due settimane di messe mariane e votive, periodo, questo, durante il quale ci si prepara spiritualmente ad inneggiare la sacra effige trecentesca della Santa Madre.

Un’icona, quella della Madonna della Pietà, che negli anni e nei paesani della frazione, ha sempre suscitato una sicurezza ed una fierezza tali, tanto grandi, dunque, da poterla assumere come compatrona veneratissima e come soggetto di diverse richieste di grazie, che, storicamente, parrebbero essere state esaudite, anche largamente, come testimoniato dagli innumerevoli ex – voto, che hanno fatto mutare il nome dell’icona in Madonna delle Grazie.

A questo titolo non mancò, negli anni passati, anche la creazione di una confraternita, atta all’assistenza materiale e spirituale delle famiglie in disgrazia e bisognose, nonché al sostentamento della stessa Chiesa parrocchiale, alla quale si presume si debba il merito del finanziamento per l’acquisto delle corone d’oro bianco incastonate nella tela stessa.

I festeggiamenti religiosi di quest’anno, come atto di profonda devozione, vedranno le celebrazioni culminare nel giorno della Solennità della Madonna Addolorata, giornata in cui sarà celebrata la Thèotokos con una messa solenne all’aperto, presso la Piazza della Fontana, per poi condurre in processione la sacra effige per le vie del borgo romano; in questo giorno sarà rivestito il quadro dei suoi ori e sarà posta la nuova tovaglia d’altare, realizzata con pregiatissimo lino di Gerusalemme, tessuto a mano, ed impreziosito da un pizzo all’uncinetto.

Con la stessa stoffa, poi, è stata ricavata tutta la biancheria di altare necessaria alla ritualità romana, finemente impreziosita da ricami dorati, all’uopo confezionati dalle abili mani della ricamatrice, con filo intarsiato in oro.

Tutto questo, appunto, in seno a quella fede che animerà anche quest’anno la forte devozione alla Vergine. Non mancheranno attimi di condivisione al pane fraterno, quindi, ed, ovviamente, al Pane della vita eterna, con messe, tridui e novene, sempre graditi al popolo santo di Dio.