Comunicazione

«La stampa sia il cane da guardia della ricostruzione». L’invito del vescovo: «basta con la comunicazione doloristica e terroristica»

Si è svolto il 15 marzo ad Amatrice l’attribuzione dei premi “Raccontare per ricostruire – Il sisma attraverso la narrazione delle emittente locali”: un riconoscimento che Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) e Anci Lazio hanno voluto assegnare alle radio e tv locali che meglio hanno saputo raccontare lo sforzo di rilancio delle popolazione e dei comuni colpiti dal sisma

Si è svolta il 15 marzo ad Amatrice l’attribuzione dei premi “Raccontare per ricostruire – Il sisma attraverso la narrazione delle emittente locali”: un riconoscimento che Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) e Anci Lazio hanno voluto assegnare alle radio e tv locali che meglio hanno saputo raccontare lo sforzo di rilancio delle popolazione e dei comuni colpiti dal sisma.

L’occasione ha visto anche un intervento del vescovo Domenico, che ha sottolineato come la narrazione del terremoto si possa solitamente ricondurre a due filoni. «c’è una comunicazione “doloristica” – che dura però uno spazio breve della commozione, quella che coincide con i primi mesi, dopodiché scende il silenzio – e c’è poi una comunicazione “terroristica”, che tende a privilegiare gli aspetti polemici che in qualche modo mettono il dito sulla piaga».

Due approcci che «hanno fatto il loro tempo», ha aggiunto mons Pompili: «non solo perché sono scomparse, ma perché la situazione che viviamo noi oggi richiede una comunicazione capace di raccontare quello che sta accadendo nel medio e lungo periodo e quello che sta accadendo, purtroppo, non è precisamente quello che ci saremmo aspettati dopo 31 mesi».

È dunque necessario che «da parte della comunicazione non venga meno l’attenzione e io mi auguro che il premio alle emittenti locali possa essere un ulteriore investimento in questa direzione, di una comunicazione non doloristica, ma descrittiva, che faccia vedere le cose che si fanno e le molte che ancora non si fanno».

Don Domenico chiama dunque i media a «una comunicazione propositiva che metta l’accento su quelle che sono le difficoltà e cerchi in qualche modo di rappresentarle», perché «chi ha responsabilità è molto sensibile alla comunicazione». La stampa può essere essere «il cane da guardia della ricostruzione», a patto di rinunciare a una comunicazione a tinte fosche, per andare a documentare «quello che è lo stato dell’arte», anche se «in questo momento non è così esaltante».

Prima della premiazione vera e propria ha preso la parola il facente funzioni di sindaco, Filippo Palombini, che ha ringraziato tutti i partecipanti e sottolineato l’importanza della comunicazione all’interno all’interno delle istituzioni, degli organi lavorativi e di qualsiasi ente o gruppo.

Presenti ad Amatrice per l’occasione, oltre al sindaco e al vescovo, la presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Paola Spadari, che ha premiato i vincitori, il presidente della Commissione vigilanza della Regione Lazio, Davide Barillari, Giuseppe Cangemi, vicepresidente del Consiglio regionale, la consigliere regionale Marta Bonafoni e Jacopo Marzetti, garante regionale per l’adolescenza e l’infanzia.

Ad ottenere il premio ‘Raccontare per ricostruire. Il sisma attraverso la narrazione delle emittenti regionali’, Telemontegiove-Lazio Tv per l’area tematica ‘Legami sociali e cultura’ con il documentario ‘Capricchia 2018’, Teleuniverso per l’area tematica ‘Economia e Turismo’ con ‘Voglio andare ad Amatrice a vedere’, l’emittente radiofonica Spazio Radio di Roma per l’area tematica ‘Legami sociali e cultura’ con il servizio ‘Il paese è fatto di pietre’, oltre a una menzione speciale per il documentario ‘Amatrice 2018’ di Gold tv.

«Con questa iniziativa – ha sottolineato il presidente del Corecom Lazio, Michele Petrucci, presentando l’evento – oltre a sostenere il ruolo sociale dell’informazione locale, il Corecom Lazio vuole contribuire, con il coinvolgimento delle emittenti televisive e radiofoniche locali, alla promozione dei territori colpiti dal sisma nella convinzione che il racconto di quanto accade in quelle zone può contribuire a tenere viva l’attenzione, a sostenere la ricostruzione e a far riflettere le comunità stesse sulle loro potenzialità. L’emittenza locale rappresenta la voce delle comunità e come tale costituisce un fattore irrinunciabile di libertà e pluralismo che la Regione Lazio vuole supportare con azioni e iniziative concrete, come dimostra il piano di interventi a sostegno dell’editoria, delle emittenti televisive e radiofoniche locali, della distribuzione locale della stampa quotidiana e periodica, nonché delle emittenti televisive on-line locali».

Durante l’evento, organizzato presso la Sala Mensa del Polo del Gusto, si è svolto anche un confronto tra gli addetti ai lavori su come i territori vengono raccontati dall’emittenza locale, per dare voce in chiave positiva alle zone colpite dal sisma nel 2016, attraverso il racconto di ‘buone notizie’. «È stata l’occasione – ha concluso Petrucci – per discutere sull’informazione locale come bene comune e riflettere sul valore sociale dei media regionali per il territorio e le comunità del Lazio».

Una bella giornata all’insegna della comunicazione, che ricorda quanto questo ambito sia complesso, pieno di sfaccettare ma allo stesso tempo importante, soprattutto in situazioni difficili come quelli di borghi distrutti e che vanno ripensati da capo.