La Polizia di Rieti sequestra 50.000 cartucce illegali. Denunciati padre e figlio

Personale dell’Ufficio Armi ed Esplosivi della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà padre e figlio, residenti nella Bassa Sabina, per detenzione illegale di munizioni ed omessa custodia di munizioni.

Avuta notizia che nell’abitazione del primo, destinatario di una licenza di detenzione e vendita di polvere da lancio da convertire in cartucce, erano nascoste numerose munizioni, il personale della Divisione “Pasi” della Questura di Rieti si è recato a Fara Sabina al fine di rintracciare il materiale illegalmente detenuto.

Raggiunto nella sua abitazione dagli agenti, l’uomo non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. Collaborando spontaneamente ha mostrato i luoghi in cui erano illegalmente detenute numerose munizioni.

Le indagini hanno consentito di individuare anche nell’abitazione del padre dell’uomo, residente in un adiacente comune della provincia di Roma, numerose altre munizioni da caccia illegalmente detenute.

Complessivamente la Questura di Rieti ha rinvenuto nei due domicili, opportunamente occultate, ma non direttamente custodite e vigilate, oltre 50.000 cartucce di vari calibri e marche che sono state sottoposte a sequestro.

S.A. ed S.G. sono stati, pertanto, denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere dei reati di detenzione illegale di munizioni ed omessa custodia di munizioni.

(da Comunicato della Questura di Rieti)