La minoranza: il sindaco, la trave e la pagliuzza

«Due crisi di governo, una più grave dell’altra, in appena 18 mesi di consiliatura. Quella dell’agosto scorso è stata fatta passare più come un naturale momento di verifica dopo un primo necessario periodo di rodaggio, che come il primo vero segnale di debolezza amministrativa. A noi è apparsa subito evidente fin dall’inizio della consiliatura Petrangeli, invece, l’incompatibilità tra maggioranza e giunta e tra gli stessi assessorati, troppo schiacciati a favore dei tecnici».

È quanto rilevano i consiglieri comunali Andrea Sebastiani della Lista Civica Rieti che Sviluppa, Sonia Cascioli del Gruppo Misto e David Festuccia della Lista Civica Città Nuove, che in una nota denunciano «Un disequilibrio che ha portato a scelte evidentemente antisociali che hanno caratterizzato le politiche restrittive di bilancio finora messe in campo. Un immobilismo che pagano i cittadini in prima persona, disinteressati alle logiche di palazzo e di poltrone, che risultano difficili da comprendere da chi ha ben altri problemi, addirittura di sopravvivenza quotidiana».

«L’uscita dell’Assessore Degni, vero e forse unico collante per cultura, professionalità e autorevolezza tra il Sindaco e il resto della Giunta, privato da parte dei suoi stessi colleghi di quella necessaria solidarietà che avrebbe dovuto continuare ad incoraggiare le sue scelte rigorose, determinando di fatto la sua scelta di sfilarsi già da qualche settimana, ha provocato – secondo Cascioli, Sebasitani e Festuccia – il nuovo terremoto politico. Con il primo partito relativo di maggioranza, il PD, che non riesce più a giustificare alla Città e ai suoi stessi elettori la propria debolezza nell’imprimere la tanto promessa svolta programmatica».

«Se non tenessimo in considerazione queste dinamiche – sottolineano i consiglieri – non potremmo neanche comprendere l’indignata reazione suscitata dalla notizia, peraltro appresa dai consiglieri di maggioranza dai giornali, del respingimento delle dimissioni dell’Assessore Cecilia da parte del Sindaco. Una presa di posizione dura che può essere letta solo alla luce di un recente ordine del giorno presentato proprio dal Pd e votato dalla maggioranza, sulla tanto decantata questione morale».

«Rileggere alcuni passaggi – aggiungono – ci sembra quanto mai utile: “Ad un Comune si chiede oggi, più di ieri, di operare secondo criteri che guardano all’etica pubblica, al rispetto delle regole […] nell’amministrare deve esserci l’etica della responsabilità intesa come consapevolezza di rispondere delle proprie azioni, delle proprie scelte ed azioni […] il tema dell’etica e della legalità porta a manifestazioni di mal costume […] la fatidica questione morale sembrerebbe appartenere solo ad alcuni e non ad altri […] che la morale richiede trasparenza […]”».

«Soprattutto chi ha votato l’attuale sindaco, è ancora oggi convinto del rispetto di questi principi da parte dell’attuale maggioranza?» si chiedono i consiglieri di minoranza, che concludono: «Noi siamo certi che Petrangeli sarà speronato proprio dai suoi cavalli di battaglia. D’altronde è il destino che spetta a chi vede la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nel proprio».