La minoranza al sindaco: “Piove, quindi governo ladro”?

“Piove, quindi governo ladro”. La vicenda del dirigente Ciccaglioni e le affermazione farneticanti del Sindaco.

La massima ben si addice alle affermazioni rilasciate dal Sindaco Petrangeli in merito alla vicenda che ha visto coinvolto un dirigente del Comune di Rieti, raggiunto da un provvedimento cautelare di sospensione dal servizio per quattro mesi, emesso dalla Procura della Repubblica di Rieti.

Come ci ha ormai abituato questa Giunta dal giorno del suo insediamento, per mascherare la propria nullità politica e l’assenza di un progetto di sviluppo organico della Città, ha impostato il suo cursus amministrativo con la denigrazione sistematica dell’avversario.

Come ai tempi del Governo Prodi, ogni occasione era utile per ricordare le vicende giudiziarie del capo dell’opposizione per distogliere l’attenzione dai problemi veri dell’Italia, perchè non si volevano affrontare e risolvere.

Gli elettori non ci cascano più ormai in questa trappola, caro Sindaco, ormai si sono resi conto tutti dell’evanescenza delle tue teorie qualunquiste condite da biecero infantilismo.

Oggi i cittadini messi a dura prova dalle tue scelte hanno la capacità di saper perfettamente distinguere la responsabilità individuale amministrativa del singolo rispetto a quella collettiva politica.

L’assunto che esisterebbe una relazione tra il comportamento del singolo dipendente, se e quando verrà dimostrata la sua colpevolezza, e le scelte politiche di una qualsiasi giunta non si regge in piedi, e di questo, che non vuole in alcun modo essere una difesa d’ufficio a favore né del dirigente né della passata amministrazione, la traballante compagnia Petrangeli potrà, a sua volta, beneficiarne quando verranno dimostrati gli illegittimi affidamenti diretti fatti a cooperative politicamente vicine o le stabilizzazioni di personale mascherate da trasparenti selezioni a favore dei loro adepti.

Le dichiarazioni contenute a tal proposito nell’intervista rilasciata a Il Messaggero di oggi, contengono una volontaria sostanziale imprecisione, quando Petrangeli fa riferimento ad un’interrogazione “inopportuna” presentata dai consiglieri di minoranza contro i nuovi dirigenti a sostegno delle capacità professionali dei “vecchi”.

Le nostre rimostranze contenute nell’interrogazione citata sono dirette invece, al contrario di quello che afferma il Sindaco, a porre in evidenza e all’attenzione dei cittadini l’illegittimità di fare ricorso alle nuove figure dirigenziali, causa lo sforamento del tetto di spesa previsto per assumere nuovo personale, che impediva alla nuova amministrazione di continuare a spendere inutilmente soldi pubblici, in quanto quegli incarichi ben potevano essere ricoperti da personale interno, e per la violazione dei criteri di imparzialità e trasparenza delle procedure adottate che hanno portato all’individuazione di tali figure nell’ottica di garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.

Non è corretto affermare che si è ritenuto necessario assumere nuovi dirigenti, moralmente ineccepibili, per sostituire quelli già in servizio ritenuti, secondo il Sindaco, di dubbia moralità.

Riteniamo sia scorretto,altresì, assumere un atteggiamento imprudente e giustizialista del primo cittadino, ancora più grave se consideriamo che Petrangeli è un avvocato, che ha già a priori condannato il comportamento del dirigente, prima dell’emissione della sentenza definitiva.

Se questo accadrà è legittimo qualsiasi tipo di provvedimento ma occorre ricordare che il nostro sistema giudiziario è fondato sulla presunzione d’innocenza fino a sentenza passata in giudicato.

È quanto dichiarano il consigliere comunale della lista civica Rieti che Sviluppa Andrea Sebastiani, il consigliere comunale David Festuccia della Lista Civica Città Nuove e il consigliere comunale Giuseppe Diana del PDL.