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La Lilt di Rieti ricorda l’importanza degli screening femminili

Nell’aula consiliare della Provincia di Rieti si è svolto il convegno organizzato dalla LILT di Rieti, promosso da Chiara Simonetti consigliere provinciale Delegata alle Pari Opportunità

Nell’Aula consiliare della Provincia di Rieti, alla presenza del presidente Mariano Calisse, si è svolto il convegno organizzato dalla LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) Associazione di Rieti, promosso da Chiara Simonetti consigliere provinciale Delegata alle Pari Opportunità.

Tema dell’incontro “L’importanza degli screening oncologici nella prevenzione del tumore al seno”, al quale è stato invitato a partecipare il personale femminile dipendente della stessa amministrazione.

Relatore il dottor Mario Santarelli, Direttore UOC Radioterapia dell’Ospedale San Camillo de Lellis e Coordinatore degli screening oncologici dell’ASL di Rieti.

Per la LILT Rieti oltre al presidente Enrico Zepponi erano presenti il vice presidente Flavio Fosso i consiglieri Gianni Brunelli e Franco Scipioni che a fine riunione hanno raccolto le domande di richiesta di screening presentate da numerose partecipanti.

Il presidente Calisse dopo i saluti, ricordando una sua esperienza di vita, ha sottolineato l’importanza di una diagnosi precoce, scopo primario della prevenzione. Per questo auspica un impegno maggiori della politica delle Amministrazioni affinché maturi la collaborazione con associazioni come la LILT che si battono per la sensibilizzazione delle donne, e degli uomini, allo scopo di affrontare il male prima che insorga.

A sua volta il presidente Zepponi si è soffermato sulle problematiche insorte a causa dell’emergenza pandemica che ha rallentato la raccolta degli screening, diminuiti di almeno due milioni. Ora nel momento della ripresa reputa necessario rivolgere l’attenzione anche alle fasce di età sempre più giovani, senza trascurare il fatto che il tumore al seno colpisce anche gli uomini, sia pure in misura estremamente ridotta.

Egli ha anche evidenziato le fasi della prevenzione: primaria, corretto stile di vita; secondaria raccolta screening e visite mediche; terziaria, terapia riabilitativa.

Il dottor Mario Santarelli ha quindi svolto un’ampia ed approfondita relazione partendo dalle cause che provocano il tumore, indicando le terapie, le cure mediche e chirurgiche, oggi avanzatissime, che hanno sensibilmente ridotto la mortalità per tumore del seno.

Per affrontare il male con possibilità di successo è necessaria la prevenzione e quindi l’effettuazione degli screening anche per diagnosticare il male nelle dimensioni più ridotte possibili. L’Asl di Rieti in questo campo risulta oggi prima nel Lazio.

Il dottor Santarelli ha concluso ricordando una frase del grande oncologo Veronesi secondo il quale «il tumore non sarà sconfitto, ma ci andremo molto vicini, grazie alle nuove tecniche, ma soprattutto alla prevenzione».

A chiusura dei lavori la dottoressa Chiara Simonetti ha salutato i presenti esprimendo l’augurio che i concetti espressi durante il convegno si facciano strada e vengano ulteriormente diffusi.