La Fondazione ha a cuore la cura del cuore

La Fondazione Varrone, presso l’Auditorium omonimo, donato 22 defibrillatori ad alcune strutture sportive e istituti scolastici della provincia di Rieti. L’iniziativa è stata presa su richiesta dell’Assessorato allo Sport del Comune di Rieti, che ha indicato anche verso quali soggetti sarebbe dovuta andare la generosa disponibilità della fondazione bancaria.

Una operazione che fa seguito all’attuazione di quanto previsto dall’articolo 7 comma 11 del decreto Salute e sviluppo. La legge infatti ha introdotto l’obbligo per tutti gli impianti sportivi di dotarsi di defibrillatori automatici e per i Comuni di operare le opportune verifiche.

«Abbiamo accolto la richiesta dell’Assessorato allo Sport, perché riteniamo fondamentale la prevenzione nell’ambito cardiologico» ha dichiarato il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis. «Dopo aver donato il Centro di Emodinamica e tutte le attrezzature per la realizzazione del nuovo Reparto di Cardiologia dell’Ospedale de Lellis, per garantire la salute e la qualità di vita dei cittadini riteniamo indispensabile intervenire in ambito sportivo, professionistico e dilettantistico, per evitare incidenti anche mortali».

Sono diverse, infatti, le situazioni critiche cui si può correre tempestivamente a riparo con il corretto uso del defibrillatore in loco. Ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco riduce di circa il 10% le probabilità di successo della scarica elettrica. Dopo dieci minuti i danni subiti a livello cerebrale diventano irreversibili. Anche se alcune morti sono inevitabili, in molti casi la prontezza dei primi soccorsi risulta decisiva e applicare subito il defibrillatore può quindi fare la differenza tra la vita e la morte.

Alla cerimonia erano ovviamente presenti i vertici della Fondazione Varrone, del Comune di Rieti e le società beneficiarie.

Foto di Massimo Renzi.

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