La finestra di Davide. Lo stupore del bene spiazza le droghe

Uno dei primi passi nella sua visita in Brasile il Papa l’ha voluto fare all’inferno o, meglio, andando a visitare un ospedale che porta il nome di San Francesco, dove si curano i giovani ammalati soprattutto per dipendenze per droghe chimiche, le cosiddette droghe dei poveri, fatte di materiale sintetico, che portano una dipendenza tremenda.

Il Papa è andato lì dalle persone che curano queste malattie, dicendo che la droga fa male, che legalizzarla è il modo migliore per ridurre la gente a larve.

E poi Francesco ha contrapposto lo stupore per l’opera del buon samaritano rappresentata da questi medici e infermieri, lo stupore per il fatto che l’uomo è capace di bene, allo stupefacente che avvelena il sangue e la libertà.

In questa opposizione tra stupefacente usato per uccidere il cuore e lo stupore che si risveglia in un cuore impegnato per il bene c’è uno dei drammi della nostra epoca e il Papa l’ha mostrato subito.

About Davide Rondoni

Davide Rondoni (Forlì, 1964) è un poeta e scrittore italiano. Si è laureato in letteratura italiana all'Università di Bologna con Ezio Raimondi. Ha fondato e dirige il Centro di Poesia Contemporanea in seno all'Università felsinea. Ha scritto diverse raccolte di poesia, pubblicate in Italia, nei principali Paesi europei, nonché negli Stati Uniti. L'opera che lo ha posto all'attenzione della critica è Il bar del tempo (1999)[1]. Rondoni ha tenuto e tiene corsi di poesia e di letteratura negli atenei di Bologna, Milano Cattolica, Genova, allo Iulm, e negli Stati Uniti (all'Università di Yale e alla Columbia University). È direttore artistico del festival Dante 09 a Ravenna. Svolge un'intensa attività pubblicistica: ha fondato e dirige la rivista clanDestino; è opinionista di Avvenire e critico letterario nel supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore. Saltuariamente pubblica sul Corriere della Sera. Dal 2006 conduce sull'emittente televisiva TV2000 Antivirus, un programma di poesia. Ogni puntata è dedicata a un autore; Rondoni ne spiega la poetica, ne svela i maestri, ne legge pubblicamente alcuni versi.