(di Tamara Nobili) Lo scorso 25 novembre è stata una giornata di festa a Monte San Giovanni. La popolazione del piccolo comune sabino si è unita, come ogni anno, alla gioia della Società Filarmonica di Monte San Giovanni in Sabina per i festeggiamenti in occasione della patrona santa Cecilia a un paio di giorni dalla festa liturgica. Il gruppo bandistico, che vanta ben 127 anni di ininterrotta attività, diretto dal giovane, ma validissimo maestro Tiziana Frattali, ha iniziato i festeggiamenti depositando corone di fiori, benedette da don Valerio Shango, presso i due cimiteri cittadini. La Filarmonica ha così voluto ricordare i musicanti defunti che hanno tenuta viva la tradizione musicale del paese. Una dimensione sottolineata anche dal parroco, che si è soffermato proprio sull’importanza di onorare la memoria di chi non è più tra i vivi, ma ha lasciato in eredità un’istituzione che onora il nome del paese dal 1890 a oggi.
Alle 18 don Valerio ha celebrato la messa, animata dalle dolci note della Filarmonica, sotto lo sguardo della statua della santa, acquistata anni fa proprio dai componenti della Banda e custodita presso la sala della scuola di musica.
Al termine della liturgia, la società ha condiviso con i soci onorari, gli allievi e tutti gli amici della Banda una cena al ristorante, durante la quale hanno preso la parola il sindaco Salvatore Mei, il presidente Pietro Santoni e il maestro Tiziana Frattali. È stata un’occasione per salutare con orgoglio i nuovi membri della compagine: Silvia (sax), Stefan (clarinetto), Marika (flauto traverso) e Jordi (tromba), ma anche per abbracciare idealmente gli allievi di tutte le età che sono il vero futuro della Filarmonica.
Il maestro Frattali, a nome di tutti i maestri (Marco Turani, sax e clarinetti; Federica Iacobelli, flauto traverso; Stefano Dominici, ottoni, ed Enrico Brunori, percussioni) ha voluto ringraziare i genitori che con molti sacrifici, ma anche con molte soddisfazioni, assecondano l’amore per la musica dei giovanissimi accompagnandoli tutte le settimane alle lezioni.
La mente è poi andata al compianto maestro Salvatore Mirabella, a vent’anni dalla scomparsa, al maestro Lino Sergola e a tutti i musicisti che hanno lasciato un vuoto incolmabile troppo presto.
La serata è stata conclusa a ritmo di ballo, in attesa della festa del concerto di Natale e della festa del patrono San Giovanni Evangelista del 27 dicembre.