La chitarra di Emanuele Segre incanta il pubblico del Guitar Festival

Non ha certo registrato il tutto esaurito l’Auditorium Varrone per il secondo concerto del Rieti Guitar Festival 2013. Non si può nemmeno dire che ad ascoltare Emanuele Segre ci fossero quattro gatti. Evidentemente, e per fortuna, la città può ancora vantare uno zoccolo duro di appassionati di musica. E giustamente: infatti il concerto è stato tutt’altro che banale.

Non solo lo strumentista ha incantato il pubblico con la propria interpretazione della letteratura per chitarra, ma ha dimostrato una profonda padronanza della tecnica, tale da consentirgli di proporre anche i passaggi più virtuosistici con estrema naturalezza.

E non ci si poteva aspettare certo nulla di meno. Il chitarrista ha consuetudine con i palchi di tutto il mondo, ed ha suonato come solista con Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca, con la English Chamber Orchestra diretta da Salvatore Accardo, la Rotterdam Philharmonic Orchestra, i Solisti di Zagabria, la European Community Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera Slovacca e la Süddeutsches Kammerorkester. Anche il suo repertorio discografico è di tutto rispetto. Inoltre insegna presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giulio Briccialdi” di Terni.

Sempre per il Rieti Guitar Festival 2013, nel pomeriggio si è tenuto il concerto per liuto e flauto di Andrea Damiani ed Enrico Casular, due altri musicisti di tutto rispetto.

Va da sé che più del curriculum può la musica. Ma quella è difficile da raccontare. Per farne esperienza non si può far altro che essere presenti quando la si propone. E chi non può o non vuole deve accontentarsi della muta scena delle foto.

Galleria fotografica del concerto per liuto e flauto di Andrea Damiani ed Enrico Casular.

Galleria fotografica del concerto per chitarra di Emanuele Segre.