Io mi vergogno!

Antonio Sacco

Mi vergogno ogni mattina quando leggo le notizie sociali, culturali, economiche e politiche pubblicate dagli organi di informazione reatini e italiani.

Mi vergogno di tutti i maltrattamenti subiti quotidianamente dalle persone più deboli.

Mi vergogno perché le nuove generazioni sanno di non potersi aspettare un futuro migliore.

Mi vergogno a guardare mia moglie perché non so rispondere ai tanti problemi che si hanno a 45 anni.

Mi vergogno per noi italiani, finiti in un baratro evitabile.

Mi vergogno per chi quel baratro ha disegnato e scavato palmo a palmo. E per chi glielo ha lasciato fare.

Mi vergogno della fine della democrazia, dello Stato che nega la propria Carta Costituzionale .

Mi vergogno perché nei governi locali e nazionali cambiano i volti, ma solo quelli.

Mi vergogno perché sono testimone della fine di uno Stato Sociale, perché guardo impotente un nuovo feudalesimo.

Mi vergogno perché sto lasciando ai nostri figli e nipoti un Paese sradicato.

Mi vergogno perché abbiamo scambiato il consumismo con il benessere e il benessere con il bene.

Mi vergogno perché assisto alla distruzione della scuola che appartiene a tutti.

Mi vergogno dei benpensanti, di quelli che hanno sempre la soluzione a tutti i problemi, ma che a conti fatti risolvono solo i propri.

Mi vergogno perché la Giustizia permette ai ricchi di farla sempre franca, mentre la povera gente non può altro che subire.

Mi vergogno perché la vita quotidiana è un tutto un rincorrersi privo di sapore e significato.

Mi vergogno perché l’invidia sociale è diventata il faro di quasi tutte le famiglie italiane.

Mi vergogno perché nessuno dice che il lavoro non ci sarà per tutti, ma solo per pochi fortunati.

Mi vergogno perché la disoccupazione viene fatta passare solo come un dato statistico, nonostante sia l’infelicità concreta di migliaia di uomini e donne.

Mi vergogno perché si continua a dire che è sempre colpa degli altri. Invece ognuno ha le sue.

Mi vergogno per quelli ancora hanno l’ambizione di rappresentare tutti, mentre a fatica rappresentano se stessi.

Mi vergogno ogni volta che ascolto gli slogan fasulli di quanti vanno in cerca di voti e consensi.

Mi vergogno perché da persona attiva e impegnata mi rendo conto che non riesco a dare un segnale importante quanto vorrei.

Io mi vergogno, e se la pensi anche tu come me, dovresti vergognarti anche tu.