Oggi prende il via l’anno scolastico, e arrivano gli auguri di buon inizio a studentesse e studenti, genitori, insegnanti e presidi.
«Stamattina le studentesse e gli studenti reatini sentiranno suonare di nuovo la campanella per iniziare un nuovo anno scolastico, che speriamo sia migliore dei due precedenti che hanno visto i nostri giovani dover combattere con la didattica a distanza e dover rinunciare a tutti i rapporti sociali. Un augurio di buon inizio va anche ai genitori e soprattutto ai nostri insegnanti, ai dirigenti scolastici e in generale a tutti coloro che lavorano all’interno della scuola», ha detto il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse.
«Per il primo anno – spiega Calisse – grazie al lavoro incessante della Provincia non abbiamo grandi problemi di dotazioni di aule e siamo riusciti tranquillamente a sanare tutte le richieste delle scuole senza dover ricorrere ad affitti esterni e condizioni impraticabili. Il tutto anche grazie ai nuovi moduli scolastici che anche quest’anno saranno fondamentali in attesa che ci sia una vera e propria ricostruzione di tutti gli edifici che post-sisma 2016 sono ancora inagibili».
«Alle studentesse e agli studenti auguriamo un buon inizio di anno scolastico»: inizia così il video messaggio dell’assessore alla scuola della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, diffuso sui canali social dell’amministrazione. «Un anno scolastico che facciamo in presenza e che dobbiamo mantenere in presenza. Questo è possibile grazie ad un’importante campagna vaccinale messa in atto dalla Regione Lazio, dalla disponibilità di tanti giovani e del corpo docente. Ora dobbiamo arrivare fino in fondo».
«In più – continua Di Berardino- è stata realizzata un’importante azione sul trasporto pubblico locale da parte di questa amministrazione, investendo tante risorse per mettere autobus e mezzi, anche privati, a disposizione delle scuole. Risorse significative sono state investite anche da parte del Ministero dell’Istruzione a favore dei Comuni, delle Province e delle stesse scuole, finalizzate ad interventi di manutenzione, protezione individuale e per consentire il rafforzamento della didattica. Il protocollo va sempre e comunque rispettato, dunque distanziamento e mascherine dove servono, per garantire a tutti noi, un anno in presenza, anche per recuperare quelle competenze così fondamentali in questa fase storica, in cui il paese e la Regione Lazio, sono chiamate a ridefinire il proprio modello di sviluppo».