La pagina diocesana che «Avvenire», attraverso questo inserto regionale sostenuto dalla Conferenza episcopale laziale, mette a disposizione per aprire un canale comunicativo sulla vita della Chiesa locale riprende le pubblicazioni dopo la pausa agostana. Con uno sguardo retrospettivo a un’estate che segna un tempo abbastanza di stasi per le realtà parrocchiali cittadine e, al contrario, di intensa vivacità per molti paesi che spesso solo in agosto tornano a ripopolarsi e a fervere di iniziative anche religiose.
Il mese di luglio, però, si è chiuso con un evento straordinario, per il mondo ecclesiale, quale la Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro. Ha voluto richiamarla, nel suo messaggio per le ferie estive 2013 (che purtroppo, dati i tempi di stampa, non siamo riusciti a pubblicare su queste colonne prima della pausa), il nostro vescovo: nell’indirizzare il suo «pensiero di saluto e di incoraggiamento» ai reatini e ai vacanzieri, monsignor Delio ha evocato le belle immagini e parole delle giornate brasiliane e il messaggio di papa Francesco, «il grande comunicatore, anche se semplice e quasi dimesso, del suggestivo messaggio cristiano che ancora oggi irrompe nella storia e nella vita dell’uomo alla ricerca di senso». Lucarelli sottolineava come il Santo Padre nei suoi discorsi tenuti in Brasile «ha raccomandato ai vescovi presenti e ai sacerdoti di uscire dalle parrocchie, di portare Cristo nelle strade dove la gente vive e lavora, dove soffre e dove spesso soccombe, per scarsità di mezzi e di risorse, ma anche per il terribile naufragio della speranza in un mondo nuovo e migliore». È l’augurio che vogliamo farci in vista della ripresa delle attività pastorali, mentre su questa pagina ospitiamo una riflessione di don Francesco Salvi, il sacerdote che assieme ad altri tre adulti ha accompagnato il gruppo reatino dei giovani neocatecumenali alla Gmg di Rio, oltre a una cronaca dell’evento “parallelo” vissuto da altri giovani qui in diocesi.
In cassetto teniamo pronte altre cronache di questo agosto, tra cui i due bei pomeriggi vissuti a Leonessa e a Borgo San Pietro alla presenza del carissimo monsignor Giuseppe Molinari per la presentazione del libro che ricorda il suo episcopato in terra reatina (aspettando la presentazione “centrale” che avverrà in città il 21 settembre), ma anche l’importante momento culturale che venerdì scorso – a lato della manifestazione storica rievocante l’evento della canonizzazione di san Domenico, che Rieti ebbe l’onore di ospitare in epoca medievale – ha visto l’inaugurazione dell’Auditorium dei Poveri, la recuperata chiesa di S. Giovenale in via Garibaldi, che la diocesi, ad opera della ripristinata Confraternita degli Artisti vuole destinare a spazio di cultura per accogliere eventi musicali e letterari, conferenze e mostre. Materiale pronto ad esser pubblicato, sin dalla prossima settimana, su questa pagina che vuol essere sempre più, assieme agli altri media diocesani, luogo di condivisione e di confronto sulla vita della comunità cristiana che vive in Rieti.
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