Incontro in Comune verso un modello di città più intelligenti

Il presidente della Cciaa di Rieti Regnini: “Il modello della Smarter City non solo risparmio, ma anche opportunità di sviluppo”

Importante momento di confronto quello di ieri, in Comune a Rieti, in occasione del convegno “Creare opportunità attraverso leadership e innovazione. La Smarter city secondo Ibm” organizzato dal colosso dell’informatica e da Anci Comunicare ed a cui è stato chiamato ad intervenire anche il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, il quale ha aperto il suo intervento ringraziando gli organizzatori per l’importante opportunità di conoscenza del tema offerta alle amministrazioni del territorio.

“Il modello della ‘Smarter city”, ovvero la città con dotazioni tecnologicamente avanzate, infrastrutture e reti, assieme all’Agenda digitale – ha detto il presidente Regnini – sono temi sui quali la Cciaa di Rieti si sta concentrando in modo particolare. Così come vi è la piena consapevolezza che sono numerose le azioni a sostegno della ripresa economica, e ad ognuna di queste l’adesione da parte della Camera è elevata, emerge, dal Paese, una propensione a spendere di più in cambio di una riduzione dell’inquinamento e dello spreco energetico. È nella sintesi di entrambi questi fattori che secondo Camera di Commercio va trovata la soluzione per il futuro. L’approccio al nuovo modello deve essere a nostro avviso non solo quello del risparmio o del contenimento dei costi, aspetto senza dubbio fondamentale in special modo per i piccoli Comuni nell’ottica del superamento delle difficoltà della messa in rete dei servizi, auspicata quanto in alcuni casi obbligata, ma anche in termini di sviluppo economico. Le innovazioni che il nuovo modello ‘Smarter’ introdurrebbe potrebbero rappresentare un importante filone d’impresa, una nuova sfida in chiave localistica e un nuovo traguardo verso il quale il mondo del lavoro potrebbe tendere. È tempo, che anche Rieti salga sul treno dell’innovazione. Oltre alle infrastrutture pesanti, è necessario andare oltre per accorgersi che gran parte dell’economia del periodo che stiamo vivendo corre su ben altre ‘strade’, come appunto quelle offerte dalla rete dei sistemi informatici”.