Incidenti stradali: con la NPiC Rieti la prevenzione passa dalle scuole

Il prossimo 15 novembre nella scuola di Contigliano avrà inizio “Solo per ragazzi… in gamba”, progetto di apertura alla diversità “un’ora per diversamente abili” e di prevenzione contro gli incidenti moto-automobilistici. Dopo la grande partecipazione degli studenti al progetto “1 ora per disabili” di prevenzione contro gli incidenti del sabato sera e in motorino la NPiC intende continuare a sensibilizzare i giovani su questa problematica. Sulla base dei dati provvisori forniti dall’ ISTAT, nel 2015 si sono verificati in Italia 173.892 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.419 vittime e 246.000 feriti.

L’aumento del numero delle vittime in incidenti stradali ha riguardato in particolar modo i motociclisti ed i pedoni. Si tratta principalmente di persone giovani ed in piena attività: una mortalità evitabile se si assume la consapevolezza che “la vita è una sola e deve essere preservata nel miglior modo possibile”.

Non considerare se stessi come soggetti potenzialmente a rischio di incidente stradale costituisce uno degli aspetti più frequenti alla base della sottovalutazione del pericolo e del mantenimento di comportamenti di guida sicura. Riflettendo su questo e partendo per un lungo “viaggio” nelle scuole di Rieti e provincia, i membri dell’associazione e i giocatori della NPiC “Nuova Pallacanestro in Carrozzina” faranno visita agli studenti e li inviteranno a riflettere: sulle conseguenze di un infausto sabato sera o dell’uso spericolato dello scooter; sull’importanza che lo sport ha per le persone diversamente abili, tanto da stravolgere positivamente la loro vita; su come lo sport valorizzi le potenzialità facendo superare i limiti e parte delle difficoltà che nella vita si presentano.

Il progetto prevede lo svolgimento, all’interno della scuola, di un incontro mattutino suddiviso in due parti: un primo momento in aula con la proiezione di filmati sui pericoli di una guida non rispettosa delle regole stradali e sulle Paralimpiadi ed, a seguire, un racconto delle esperienze personali di ciascun giocatore. Dopo aver toccato con mano le conseguenze di incidenti stradali, i ragazzi verranno invitati ad entrare nel magico mondo dello sport dei diversamente abili, dove “l’impossibile diventa possibile”.

Gli studenti, quindi, in un secondo momento, verranno portati in palestra, attrezzata di canestri da basket regolamentari, dove proveranno a muoversi e a giocare a basket con delle carrozzine usate dai giocatori stessi durante le loro partite e percorreranno con bastoncini guida tratti obbligati ad ostacoli o a correre come alle Paralimpiadi con la guida (il tutto con occhi bendati). Dopo il gioco gli studenti verranno invitati a pensare alla loro giornata e a confrontarla con quella che sarebbe se si trovassero su una carrozzina o nella condizione di non vedente con lo scopo di far capire anche come le barriere architettoniche diventano muri invalicabili.

Scopo del progetto è giungere alla consapevolezza che esiste un posto per tutti: ed ognuno ha delle potenzialità che devono essere scoperte e valorizzate, tali potenzialità hanno un “limite”  che è in ognuno di noi, ed è importante imparare a riconoscerlo ed accettarlo, per rispettarsi e rispettare gli altri. Al termine dell’incontro, i ragazzi saranno invitati ad esprimere sentimenti e riflessioni emerse da questo incontro tramite: temi, disegni, cartelloni o video che dovranno essere consegnati entro il 30 marzo. La commissione, composta dai componenti della NPiC, giudicherà i migliori lavori che  verranno premiati con buoni libri messi a disposizioni da enti pubblici e privati. La cerimonia conclusiva si svolgerà entro  aprile.