Incendio colposo: gli agenti del Corpo Forestale risalgono all’autore

A marzo gli agenti della Forestale di Rocca Sinibalda insieme ai colleghi del Nucleo Operativo Speciale, erano intervenuti per domare un incendio sviluppatosi a Prime Ville di Belmonte. Nonostante il tempestivo intervento erano andati in fumo circa quindicimila metri quadrati di superficie costituita da bosco ceduo. Dopo aver domato le fiamme, si era provveduto alla mappatura dell’incendio attuando tutte le procedure necessarie a individuare il punto di innesco e alla raccolta di elementi utili per risalire agli autori.

Da una prima ricognizione era emerso che il punto di innesco più probabile poteva essere nei due cumuli di residui vegetali, derivanti dalla potature di un vigneto limitrofo all’area percorsa dal fuoco, rinvenuti completamente bruciati. La professionalità e la tenacia degli investigatori del Corpo Forestale dello Stato hanno consentito di attuare tutta una serie di procedure che ha portato all’individuazione del responsabile dell’incendio che è stato denunciato per il reato di “incendio boschivo colposo”, previsto dall’articolo 423 bis del codice penale, che prevede la reclusione da uno a cinque anni. Dei fatti è stata informata la Procura della Repubblica di Rieti per i provvedimenti di competenza. Ancora una volta dietro l’evento incendio si nasconde il fattore umano e, a questo proposito, gli agenti del Corpo Forestale raccomandano la massima prudenza nell’attuare pratiche agricole che prevedono l’utilizzo del fuoco, avendo cura di contattare il Comando competente per territorio, al fine di avere tutte le informazioni del caso ed evitare che, azioni apparentemente innocue, possano arrecare un danno all’ambiente, sfociando anche in sanzioni sia amministrative che penalmente rilevanti.