Incarichi ufficio tecnico ASL, Cgil: ancora non ci vediamo chiaro

Con Delibera 89/DG del 23/febbraio 2015, la Direzione Generale della ASL, firma ed approva un progetto preliminare e relativo quadro economico per l’importo di euro 2.429,379, per la realizzazione di una R.E.M.S. presso un fabbricato posto all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico. Le R.E.M.S., per chi legge,sono strutture residenziali per l’esecuzione di misure di sicurezza su scala regionale.

«Fin qui tutto bene, anzi!… ma, dove casca l’asino?» domanda Antonio Beccarini (Fp Cgil). «L’asino – spiega – inciampa e casca per l’ennesima volta, quando ci si accorge che colui che è deputato alla stesura ed alla realizzazione di questo progetto, e cioè l’Ing. Fiorenza Marcello nonché responsabile unico del procedimento, indica per gli altri ruoli chiave del progetto (assistenti alla progettazione e al R.U.P.) solo quattro dipendenti (il cerchio magico?), i quali si divideranno 20.600 euro di incentivi per la progettazione. Non si capisce però, come mai tutti gli altri afferenti della struttura capitanata dal noto ingegnere questa volta non compaiono fra le persone coinvolte alla stesura del progetto. Eppure, nonostante le innumerevoli pressioni esercitate per modificare il vecchio regolamento sulla ripartizione delle somme, e le riunioni sindacali svolte, e le comunicazioni della direzione generale circa la volontà di affrontare il problema e di modificare il regolamento per la progettazione interna, nulla è stato posto in essere per regolamentare ad oggi sia le modalità per la ripartizione degli incentivi al personale sia per verificare l’effettivo possesso dei requisiti richiesti dalla legge. La C.G.I.L. da sempre, ha contestato le modalità con cui l’ormai famoso Ingegnere ridistribuiva gli incentivi a nostro modesto avviso ad “PAPOCCHIAM” ma ad oggi nulla, anzi, oggi si arriva al paradosso. Il responsabile ing. Fiorenza da buon “capitano” oculatamente,sceglie chi si e chi no escludendo più della metà degli operatori senza nessuno scrupolo, adducendo come sempre la finta giustificazione “gli altri non hanno i requisiti”. L’interrogativo è obbligatorio: perché prima li avevano e adesso all’improvviso non li hanno più? Perché a noi pare che precedentemente la valutazione dei requisiti fosse diversa. Cosa è cambiato in questi ultimi mesi? E’ stato ridiscusso e adottato il nuovo regolamento? Delle due l’una: o prima si è agito in maniera non esattamente regolare (allora prima potrebbero essere stati erogati soldi pubblici a chi non poteva percepirli ) o adesso si è attuato un altro “metodo si selezione”. Attendiamo che la direzione generale prenda finalmente in mano la questione e sia parte attiva in una operazione che noi riteniamo di trasparenza (approvazione di un nuovo regolamento ed effettiva rotazione degli incarichi di progettazione interna».