Inaugurato a Corvaro il Museo Archeologico del Cicolano

Sabato 17 dicembre è stato inaugurato a Corvaro il Museo Archeologico del Cicolano. Un evento di sicuro interesse per tutto il territorio perché, come spiegato da Sandra Gatti, dalla sovraintendenza, il senso del museo è il suo essere «un luogo d’incontro». In qualche modo, dunque, la nuova realizzazione si candida ad essere «un centro di cultura per tutto il Cicolano». Del resto oggi i musei si candidano ad avere un ruolo educativo e sociale più che essere grigi archivi del passato. Per questo debbono essere accoglienti per tutti: giovani, anziani, disabili. A loro modo, devono essere una scuola.

Durante l’inaugurazione, sono stati presentati alcuni dei reperti in esposizione, rinvenuti negli scavi archeologici. Particolarmente ricca, da questo punto di vista, è stata l’individuazione di un’area di sepoltura con 368 antiche tombe. Dal 1984, gli archeologi hanno scoperto anche luoghi di culto. Dentro la tomba centrale, oltre alle ossa di una donna, sono stati trovati vari oggetti preziosi. E probabilmente su una parte del corredo funebre erano già arrivate le mani avide dei tombaroli.

Gaetano Micaloni, presidente della Comunità montana, ha espresso soddisfazione per tutto il lavoro: «Il museo del Cicolano rappresenta la nostra storia, ed è un segnale di speranza per lo sviluppo del territorio».

Il Sindaco di Borgorose, Mariano Calisse, ha accennato al lavoro straordinario della dott.ssa Giovanna Alvino per creare il museo a Corvaro, cogliendo a sua volta la spinta positiva dell’operazione e concludendo: «il Cicolano è una terra che ha un futuro».

Superata l’introduzione, i visitatori hanno potuto visitare il museo, almeno in parte, perché il grande richiamo prodotto dalla novità non ha permesso a tutti di gustare le bellezze di Cicolano. Forse è stato un successo inaspettato, oppure si può rintracciare qualche debolezza nell’organizzazione dell’evento. Non importa: si possono assumere questi piccoli disagi come scusa per tornare a visitare l’esposizione permanente in un momento più tranquillo. Sicuramente ne vale la pena.