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Inaugurati i primi totem multimediali di Rieti, «madre delle acque»

Sono stati inaugurati nella mattinata di martedì 2 agosto i primi tre totem multimediali installati nell'atrio di Palazzo Quintarelli in via Cintia, sotto i portici del palazzo del Comune di Rieti e a ridosso del Ponte Romano

Itinerari turistici alla scoperta delle acque. Sono stati inaugurati nella mattinata di martedì 2 agosto i totem multimediali installati nell’atrio di Palazzo Quintarelli di via Cintia, sotto i portici del palazzo del Comune di Rieti e a ridosso del Ponte Romano.
Una nuova forma di attenzione e divulgazione per il nostro territorio ricchissimo di patrimonio idrico e un importante punto di arrivo importante per il Centro Cuore Blu, nato lo scorso anno dall’incontro tra la Chiesa di Rieti e il Gruppo di Ricerca Interuniversitario Gecoagri-Landitaly con l’obiettivo di realizzare un centro di eccellenza per la valorizzazione del territorio e per promuovere ricerche e studi sul tema delle acque.
Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Acea, ha ribadito come questo territorio sia «una riserva di oro blu, scrigno di una quantità di acqua rarissima e pura: una ricchezza che Acea ha intenzione di proseguire a valorizzare attraverso una partnership che andrà rafforzandosi anche nei prossimi anni»
«Avviare questo evento oggi è particolarmente importante soprattutto dopo i tanti mesi di siccità che abbiamo vissuto – ha proseguito il dottor Gola – stiamo investendo molto in tutti i territori in cui operiamo, Rieti in particolare è una citta d’arte e di storia ma adiacente alla sorgente di Peschiera Capore che serve la Capitale, dunque valorizzarla ha una duplice valenza: per noi dare questo contributo e permettere ai turisti di Rieti di accedere a questo patrimonio e conoscerlo è un grande risultato che servirà per far crescere tutti».
Sotto gli archi del Palazzo Papale, dove si è svolto l’evento, il vescovo Domenico ha portato i suoi saluti: «Questi totem rappresentano una nuova forma di attenzione, perché se Roma è la regina delle acque, questo nostro territorio ne è la madre. Il nostro straordinario bacino idrico non ha eguali per quantità e qualità, e ci auguriamo cresca anche il livello di consapevolezza che l’acqua è la grande risorsa della terra, e oggi le risorse sono vitali quanto sfruttatissime, e chiamano direttamente in causa la nostra responsabilità: dobbiamo ritrovare un equilibrio tra uomo e ambiente, come suggerisce l’enciclica Laudato si’. Ed è solo così che l’acqua rimarrà sempre multo utile et humile et pretiosa, come diceva san Francesco, e proseguire dunque a rallegrare la comunità e tutte le sue creature».
Apprezzamento anche da parte del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi: «Porto il compiacimento dell’amministrazione comunale per questa iniziativa; l’acqua è un tema fondamentale, occorre riflettere con responsabilità sulla gestione risorse idriche, che vanno conosciute e valutate, si tratta di un interesse primario da valorizzare per la nostra provincia».
Il sindaco di Cittaducale Leonardo Ranalli ha ribadito la necessità di proseguire in un percorso importante: «Chiediamo un impegno concreto a fare sempre di più per il territorio, chiediamo che venga apprezzato il nostro patrimonio idrico. Ci sono stati segnali importanti, ma ora occorre procedere in un percorso che ci deve portare a concludere un cerchio comune, nel segno di una ricchezza inestimabile. L’auspicio è che quella di oggi possa essere una giornata davvero importante per avviare un dialogo nel segno comune dell’acqua».
Soddisfazione espressa dalla professoressa Maria Gemma Grillotti Di Giacomo, presidente del Gruppo di Ricerca Interuniversitario Gecoagri-Landitaly e coordinatrice del Centro Cuore Blu: «Abbiamo iniziato a lavorare mesi fa, abbiamo coinvolto giovani reatini, siamo cresciuti nel dialogo con il loro entusiasmo. Questi totem sono moderni e inclusivi, sia per i non vedenti che per i non udenti, faranno viaggiare da fermo ogni visitatore. E soprattutto sono implementabili: dopo queste prime due postazioni ci aspettiamo che ne arrivino altre, per mettere ancora più in evidenza l’enorme potenzialità idrica del territorio».