Comunità Laudato si'

In marcia per il clima con la Comunità Laudato sì di Castel Gandolfo / Genzano

Un sole splendente ha illuminato una fredda mattinata che ha visto la partecipazione di tanti cittadini coinvolti dalla Comunità Laudato sì di Castel Gandolfo / Genzano per richiamare l'attenzione sui cambiamenti climatici e sulle urgenti azioni da intraprendere a livello globale ma anche nelle singole scelte quotidiane.

Un sole splendente ha illuminato una fredda mattinata che ha visto la partecipazione di tanti cittadini coinvolti dalla Comunità Laudato sì di Castel Gandolfo / Genzano per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e sulle urgenti azioni da intraprendere a livello globale ma anche nelle singole scelte quotidiane.

Una partecipata marcia per il centro del paese, con partenza da piazzale Sandro Pertini e arrivo in largo Carlo Rosselli dove è stato allestito un gazebo informativo della Comunità Laudato sì, con l’esposizione dei pannelli “Il grido della terra”. A seguire, la premiazione del contest di disegno per i bambini.

Alla marcia ha partecipato anche il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili, tra i promotori dell’idea delle Comunità insieme a Carlo Petrini fondatore di Slow Food.

All’arrivo del vescovo tutti i partecipanti si sono radunati nella chiesa di San Tommaso da Villanova, nella piazza che ospita il palazzo pontificio, per un saluto e un breve discorso.

Monsignor Pompili ha fatto una sintesi sulla genesi del progetto Comunità Laudato si’, a partire dall’enciclica di Papa Francesco sull’ecologia integrale, passando per l’incontro con Carlo Petrini e l’impegno congiunto per la Casa del Futuro di Amatrice.

Il vescovo ha sottolineato e ribadito gli orientamenti principali e ispiratori per le Comunità, la necessità di fare rete insieme e imparare ad acquisire pian piano piccoli comportamenti quotidiani che partano dal basso per poi essere acquisiti e diventare immediati. 

«La nostra democrazia ha bisogno delle Comunità perché i processi non dipendano solo dai grandi attori, ma dalla consapevolezza dei piccoli agglomerati locali e delle persone che vi aderiscono. Il tema dell’ambiente è anche il tema dello sviluppo, che non può non tenerne conto, anche se sembra che abbiamo perso la percezione della natura del cosmo»

In conclusione di giornata la recita della preghiera per il creato inclusa nell’enciclica.