Impianti fermi al Terminillo, Sebastiani: situazione ingiustificabile

Ingiustificabile e lesiva degli interessi della comunità reatina. Aggiungerei anche paradossale la situazione venutasi a creare ieri sulla montagna reatina costringendo decine di turisti provenienti da fuori provincia a tornare da dove erano venuti, per scelte allo stato attuale, assolutamente incomprensibili da parte del gestore degli impianti sciistici.

Vedere inoltre che gli stessi impianti sono stati tenuti chiusi, senza ascoltare le ragioni di chi vive quotidianamente quella realtà, in una giornata dove le condizioni meteo permettevano invece di praticare senza pericolo le piste innevate, e aprirli, al contrario, venerdì e domenica (oggi), giornate assolutamente proibitive, credo che sia veramente inconcepibile.

Una colpevolezza ancora più marcata considerando il momento di forte congiuntura economica negativa che si protrae ormai da anni per gli operatori del Terminillo, che richiederebbe invece uno sforzo da parte di tutti per tentare di allontanarsi dall’orlo del baratro.

Parlare di rilancio del turismo in un territorio dove l’industria ha lasciato il posto solo a capannoni desolatamente vuoti, e constatare che poi si lavori al contrario di come si dovrebbe, è gravissimo.

Auspico che i colleghi consiglieri comunali, senza distinzione di bandiera e di appartenenza politica, concordino nel portare all’attenzione del consiglio comunale un ordine del giorno dove si discuta delle scelte strategiche da intraprendere, consorzio Smile a parte, già avviato, con la speranza che si faccia presto e bene.

Concordo con gli operatori economici della montagna reatina che hanno espresso la ferma volontà di presentare domani mattina un esposto in procura sull’accaduto.

Il consiglio comunale dovrebbe valutare la possibilità di costituirsi esso stesso parte civile, nella persona del Sindaco, nei confronti della Società Funivie del Terminillo per chiedere il ristoro dei danni d’immagine cagionati.

Le responsabilità politiche trasversali del passato debbono necessariamente  essere di insegnamento per tutti coloro che hanno a cuore il rilancio del nostro territorio, nella consapevolezza che su talune problematiche dobbiamo inevitabilmente trovare una sintesi condivisa e un’unità d’intenti, senza  sterili preclusioni ideologiche e senza strascichi polemici.