Imperatori: il pensionato d’oro Cicchetti? Un personaggio retrò!

Tempo addietro il pensionato d’oro, a spese anche dei contribuenti reatini, Sig. Cicchetti, attaccò personalmente il sottoscritto, screditandolo pubblicamente, e non era la prima volta, solo perché mi ero “permesso” di invitare i cittadini ad iscriversi a Forza Italia, citando lo Statuto del partito che si dichiara antifascista e anticomunista. In quell’occasione, dopo un botta e risposta, evitai di scendere al suo basso livello e gli risposi solo attraverso un sms che al momento non rendo pubblico. Cicchetti non sopporta, i moderati che non stanno zitti e sulle sue posizioni, e quando non ha argomenti politici li attacca personalmente.

Lo invito, a rispettare tutti i membri del partito, ed eventualmente, qualora invitato nel direttivo, ad esprimere le sue opinioni, anche denigratorie, nella sede, li gli concedo di dire quello che vuole, come nella migliore tradizione delle fumose riunioni partitiche a cui era abituato.

In questa ennesima occasione, per avere postato su facebook, un mio sintetico pensiero, delineando una possibile linea da seguire per scegliere un candidato a Sindaco, inserendo anche una simpatica vignetta, apriti cielo, lo stesso personaggio, non entrando nel merito delle mie affermazioni, e giocando sulle parole, per l’ennesima volta, negli studi di Radio Mondo, si avventura in considerazioni negative nei miei confronti.

Caro Sig. Cicchetti, oltre alle tue indubbie affermazioni elettorali, ormai datate, ricordo che con la tua guida e nel momento del tuo massimo fulgore, abbiamo perso le elezioni provinciali del 2004, (sulla carta sembrava una passeggiata) contro, all’epoca, un semisconosciuto Fabio Melilli, che riportò in Città gli stessi voti di Cicchetti, alle ultime elezioni regionali hai più che dimezzato i voti e non sei stato eletto, volevi fare il coordinatore del partito, e non lo sei, e infine ricordo ancora quando nel 2009, IL PDL mi assegnò la candidatura nel centro storico, e tu che fino ad allora avevi detto che non ti candidavi, nelle settimane seguenti , al grido di “e che mettiamo un Belmontese candidato al centro storico di Rieti” ottenesti la candidatura. Io, al cospetto di cotanto politico, non feci storie, parlai con il Senatore Cicolani e ripiegai su una lista civica, in cui risultai (346 preferenze) il più votato di Rieti Città, escluso PD e PDL, e tu nonostante i ruoli e i poteri che avevi prendesti meno di 800 preferenze. Per chi ne sa di politica e sa leggere i numeri, significa molto.

Un personaggio retrò che non fa altro che citare il passato, che va in TV, in spazi autogestiti, con la sigla di una marcetta usata spesso nel ventennio fascista, che non sa moderare alcunché, che pensa che si debba essere uniti solo se lui è a capo, mi lascia forti dubbi che possa essere vincente. Dispone di qualche decina di fedelissimi e forse di centinaia di simpatizzanti, e allora? per vincere le elezioni a Rieti serve altro.

Il centro destra ha bisogno di rinnovarsi profondamente, gente giovane (mentalmente) entusiasta, onesta e capace, che dia speranza per un futuro migliore a tutti i cittadini, Cicchetti a mio parere può essere uno dei padri nobili del centro destra, che con la sua esperienza possa consigliare le nuove leve e portare se vuole il suo contributo elettorale.