Il vescovo Domenico: urgente l’impegno contro il “climate change”

Un’alleanza tra istituzioni, società civile e mondo dell’informazione per vincere la sfida cruciale contro il clima che cambia. A lanciarla è il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, nel suo messaggio che ha aperto il XII Forum Internazionale dell’informazione ambientale (“Clima, ultima chiamata”) organizzato al Teatro Vespasiano di Rieti dall’associazione Greenaccord Onlus con il Comune di Rieti, il Pontificio Consiglio per la Famiglia, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero degli Affari Esteri e la Fondazione Varrone.

“L’azione delle istituzioni – ha affermato Boldrini – in questo ambito deve essere accompagnata da una nuova sensibilità civile, da un modo diverso, e più responsabile, di pensare i nostri stessi stili, a partire dai piccoli gesti della quotidianità di ciascuno di noi. Questa sfida non può essere delegata, ci riguarda tutti. È un impegno che richiede il fondamentale contributo di un’informazione attenta e scrupolosa che sappia orientare le scelte di ciascun individuo, con quel senso di responsabilità e di libertà che solo la conoscenza può rendere pieno ed effettivo”.

L’obiettivo è ambizioso ma irrinunciabile. Il rischio che i cambiamenti climatici diventino irreversibili è ormai dietro l’angolo e il mondo scientifico lo dice da tempo. Purtroppo, senza operatori dell’informazione preparati e consapevoli le loro denunce non riescono a superare l’ambito degli addetti ai lavori. Nei tre giorni di lavori prenderanno la parola decine tra climatologi, economisti, fisici, esperti di sostenibilità. Ad ascoltarli, un centinaio di giornalisti specializzati in temi ambientali.

Un concetto, quello dell’informazione di qualità, ribadito anche dal sindaco di Rieti, Simone Petrangeli. “Il benessere dei territori – ha spiegato – passa attraverso la buona informazione. Senza di essa, l’opinione pubblica rischia di essere sviata dai problemi che impediscono la crescita non solo economica ma sociale, ambientale e spirituale di una comunità. Per questo è anche compito degli enti locali stimolarla. La decisione di ospitare un Forum di giornalismo ambientale va in tale direzione: a una democrazia sana servono professionisti dell’informazione preparati. Il Comune di Rieti ha da tempo intrapreso una serie importante di iniziative verso una società a minore impatto ambientale: mobilità collettiva, gestione dei rifiuti, piccola agricoltura”. Sforzi necessari ma che i vincoli economici non sempre rendono facili da compiere. “Purtroppo – ha denunciato Petrangeli – molto spesso, ci scontriamo con una serie di regole, a partire dal Patto di stabilità interno, che ostacolano gli investimenti anche degli enti locali virtuosi. Un paradosso inconcepibile, che può essere rimosso solo con una collaborazione sana tra amministratori pubblici e mondo della stampa”.

L’occhio dei relatori andrà ovviamente a Parigi e alla Conferenza sul Clima dalla quale si attende un risultato coraggioso e impegni vincolanti. Per il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio la prossima COP21 “è un’occasione troppo ghiotta per non vagliarla e vogliamo farci trovare pronti ad affrontare quanto verrà vissuto nella capitale francese in termini di contrattazione politica, in termini di definizione scientifica e in termini di comunicazione che è ciò che interessa direttamente il nostro lavoro quotidiano”. Cauteruccio ha ribadito l’attesa per il vertice parigino con la speranza che questa volta “il risultato non sia così scarso e deludente come nelle edizioni precedenti della Conferenza delle Parti”.

Speranza ripresa anche dal Vescovo di Rieti, Domenico Pompili che ha ribadito i forti appelli contenuti nella Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e ha sottolineato il ruolo attivo che ci si aspetta dalla comunità dei fedeli: “Il tema del surriscaldamento globale è decisivo. Al netto del 5° rapporto IPCC, non c’è dubbio che il clima stia cambiando, velocemente e per effetto dell’agire umano, con conseguenze già da ora devastanti e con impatto grave soprattutto sulle fasce più deboli dell’umanità. L’impegno della famiglia umana contro il climate change è urgente. Dobbiamo operare insieme per mitigare la crescita della temperatura planetaria affinché non superi quei 2°C oltre i quali si aprono scenari catastrofici”.