Scuola

Il teatro si sperimenta a scuola per vincere le paure

Il 25 gennaio alle ore 19 presso il Liceo Artistico di via Togliatti si terrà un altro appuntamento, stavolta con il teatro, a cura del Laboratorio teatrale della scuola.

I recenti incontri organizzati dal Liceo Artistico sui film-evento dedicati agli artisti, sull’arte digitale e sulle mostre show di arte immersiva, nonché il pomeriggio consacrato alla scultura e alla tecnica del bronzo con il Maestro reatino Dino Morsani, sono stati accolti con entusiasmo, a riprova che c’è interesse autentico per le arti: un folto pubblico di tutte le età, alla presenza di personalità della cultura e delle istituzioni di Rieti, mischiati a tanti giovani e cittadini curiosi, ha seguito gli incontri che sono stati un successo.

Il 25 gennaio alle ore 19 presso il Liceo Artistico di via Togliatti si terrà un altro appuntamento, stavolta con il teatro, a cura del Laboratorio teatrale della scuola. Si tratta di un rifacimento di Una nave per Leucò tratto liberamente dai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, spettacolo messo in scena a giugno 2018 con la regia di Salima Balzerani.

In questo adattamento sit specific la direzione è stata affidata ai pedagoghi-trainer teatrali del Centro Jobel, con la cura dei docenti della scuola (Sabrina Bartolomei, referente teatro, e Gianfranco Guercilena per le scene) . Non sarà uno spettacolo itinerante, ma gli spettatori verranno guidati verso le diverse location nelle quali ogni singola coppia di attori reciterà la sua partitura scenica.

Questa festa-maratona delle arti inizierà sin dalla tarda mattinata (nel corso dell’Assemblea d’istituto) con il taglio della torta cortesemente offerta dalla Dirigente dell’Istituto Alberghiero, Alessandra Onofri, che per molti anni ha diretto l’Artistico promuovendo attività didattiche per quei tempi all’avanguardia; interverranno il Dirigente Scolastico Provinciale Giovanni Lorenzini e la Preside dell‘Istituto Comprensivo “Varrone” (in cui è compreso l’Artistico, con il Classico e i Geometri), Stefania Santarelli.

Sin dalle ore 16 tutti i docenti dei 5 indirizzi e altri docenti di discipline teoriche della scuola accoglieranno genitori e matricole per un corale Open Day in festa, tra l’attivazione del Caffè filosofico, incontri e illustrazioni guidate delle tante attività formative. L’informazione sugli indirizzi Porte aperte si protrarrà fino in tarda serata, senza interruzione. ll 25 gennaio inoltre sarà l’occasione per incontrare a scuola ex docenti ed ex studenti che si sono brillantemente affermati nel campo musicale: tra questi, da non perdere l’incontro alle ore 17 con il musicista Raffaello Simeoni che si esibirà con il suo repertorio più caro al grande pubblico e improvviserà brani anche dopo lo spettacolo teatrale.

Anche altri ex studenti si esibiranno portando il loro affettuoso contributo alla festa di mezzo secolo del Calcagnadoro. Alle 20 circa seguirà il rinfresco e il brindisi offerto dalla scuola per tutti, ospiti, visitatori e genitori.

È innegabile che la produzione creativa, se vivace, moderna e ben fatta, è un settore di aggregazione sociale e può creare possibilità di realizzarsi nella vita. Non si può parlare solo di insicurezza e di paure, non si può ridurre l’esistenza a calcoli finanziari, profitto e crescita economica correndo dietro allo spread. Tutti sentono il bisogno di svago, di accantonare per qualche ora l’ansia di esistenze sotto pressione in questa società sempre più liquida.

L’arte aiuta ad allontanare le preoccupazioni e a crescere, l’arte nutre e restituisce energia: sebbene non salverà il mondo, forse può migliorare e rendere più interessante il tran tran della nostra vita quotidiana. Per questo le arti non moriranno mai, si evolveranno, si trasformeranno, e fin dall’uomo primitivo l’impulso creativo resterà insopprimibile. Tra le arti, lo spettacolo teatrale ha per tradizione e vocazione una sua unica magia.

Sensibilizzare i ragazzi ai valori educativi e culturali del teatro, fornire agli studenti possibilità di esprimersi e scoprire magari attitudini introducendo l’attività teatrale in modo stabile nella didattica laboratoriale, portare a sistema e rendere organiche le buone pratiche già diffuse nella storia dei 50 anni dell’Istituto Calcagnadoro, sono tutti aspetti che rafforzano non solo l’identità culturale della scuola d’arte ma offrono l’opportunità ad ogni studente di misurarsi con se stesso, con le sue paure, favorendo la crescita armonica nel suo corpo e nella sua sfera emozionale e critica non ancora espressa con piena consapevolezza.