Il Sindaco: «Rieti centro culturale e artistico per la danza»

«La città di Rieti si conferma ancora una volta come centro culturale e artistico per la danza». Così il sindaco Giuseppe Emili nel corso dell’incontro, nella sala consiliare del Comune, con i venti giovani danzatori impegnati nell’iniziativa “Danza e/è cultura. Un ponte tra Italia e Israele”, il progetto promosso dalla Fondazione Flavio Vespasiano e dall’assessorato comunale alla Cultura, in collaborazione con la direzione generale per lo Studente e l’Integrazione del ministero dell’Istruzione, per sostenere la cooperazione tra diverse culture attraverso la danza.

All’incontro erano presenti anche l’assessore alla Cultura, Gianfranco Formichetti, le coordinatrici del progetto, Monica Ratti e Valentina Marini e i due coreografi internazionali Mauro Astolfi, direttore artistico della Spellbound dance company” e Adi Salant, direttrice artistica associata del Batsheva dance company” di Israele.

I giovani ballerini, dieci italiani e dieci israeliani, sono stati impegnati a Rieti, a luglio e agosto, in un workshop di formazione. Ulteriore motivo di soddisfazione per la città è la presenza, tra i danzatori selezionati, di Federica Valloni, reatina di 19 anni, che ha superato la impegnativa selezione per accedere al progetto artistico.

Lo stage formativo si concluderà domani, giovedì 18 agosto alle 21, con uno spettacolo finale al teatro Flavio Vespasiano (ingresso gratuito). La serata proseguirà poi in piazza San Francesco con una festa aperta a tutti gli spettatori presenti alla rappresentazione, ai quali verrà rilasciato un coupon di ingresso gratuito alla cena.

L’iniziativa “Danza e/è cultura. Un ponte tra Italia e Israele” è finanziata dal ministero dell’Istruzione con la collaborazione dell’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna.

«Il mio auspicio – dichiara l’assessore Formichetti – è di rivedere questi bravissimi ballerini nella prossima edizione del ‘Rieti danza festival’, il concorso internazionale che ha visto nascere diversi danzatori ora affermati in tutto il mondo».