Musica

Il ritorno rock di Mick Jagger è made in Sicily

La rockstar Mick Jagger rilascia una nuova canzone intitolata Eazy Sleazy, con la collaborazione di Dave Grohl dei Foo Fighters alla batteria, chitarra e basso e prodotto da Matt Clifford

Un inno ironico e rock, che possa presto essere anche di liberazione, per questo tempo che viviamo. Che unisce tutti, dalla Sicilia all’America. La rockstar Mick Jagger rilascia una nuova canzone intitolata Eazy Sleazy, con la collaborazione di Dave Grohl dei Foo Fighters alla batteria, chitarra e basso e prodotto da Matt Clifford. Jagger dalla Sicilia, lì dove si è ‘rifugiato’ ormai da nove mesi, all’indomani della prima ondata dello scorso anno, fra le campagna di Noto, in provincia di Siracusa; Grohl dall’America. Una contagiosa canzone rock’n roll con un messaggio satirico, espresso alla maniera di Jagger: il leader dei Rolling Stones medita con sarcasmo sulla vita che tutti stiamo vivendo e riflette su un mondo fatto di – mettiamo in fila alcuni versi – «tour annullati, controllare i grafici dei contagi con la lente di ingrandimento, non avere più nulla di nuovo da indossare, mascherine, stupidi balli su TikTok, chiamate su Zoom e la tv lobotomizzante». Ma anche «bere un altro drink», per poi «pulire il lavello della cucina». Il Jagger che non ti aspetti. Che poi con ottimismo guarda al mondo oltre «il muro della prigione» e «sarà un giardino delle delizie terrene». Il videoclip di Eazy Sleazy con Jagger a casa, in Sicilia, e Grohl nello studio dei Foo Fighters è online su YouTube e sulle piattaforme social dei due artisti.

«È una canzone che ho scritto per uscire dall’isolamento, con quell’ottimismo di cui c’è bisogno. Ringrazio Dave Grohl per aver suonato batteria, basso e chitarra, è stato molto divertente lavorare con lui. Spero che vi piaccia» è il commento di Jagger. «È difficile esprimere a parole cosa significhi per me registrare questa canzone con Sir Mick – rilancia Grohl -. È più di un sogno che diventa realtà». Il ritorno del leader dei Rolling Stones (l’ultimo album con la band è Blue & Lonesome del 2016) è un rock che conta sull’energia vulcanica dell’Etna in eruzione, l’armonia del barocco, la creatività delle culture e dei colori che l’isola racchiude e che prima del cantante britannico hanno incantato grandi viaggiatori del passato e altre star del nostro tempo. Anche se oggi, come canta Jagger, non abbiamo «opuscoli di viaggio», perché dobbiamo stare a casa. Per lui, 77 anni, la seconda casa è quella trovata nel Sud-est della Sicilia, una villa in cui vive con la giovane compagna, l’ex ballerina classica Melanie Hamrick e il loro bimbo di 4 anni, con a seguito guardia del corpo, cuoca, maggiordomo e tata. Sir Jagger è assai riservato. Qui si concede a pochi, selezionati amici, come la stilista Luisa Beccaria che, proprio nelle vicinanze di Noto, ha ristrutturato un borgo di proprietà del marito, il principe Lucio Bonaccorsi.

Si racconta di un Jagger stregato dall’isola, come dimostrano i molti post (dalla tenuta dei marchesi di San Giuliano, per esempio, a Villasmundo, ha mandato gli auguri di Natale) e i molti avvistamenti – dalla Valle dei Templi di Agrigento alla Cappella Palatina a Palermo. O a Monreale, rapito dalla cattedrale e dai mosaici bizantini, dall’imponente Cristo benedicente e dal meraviglioso organo a canne che ha chiesto di vedere e ascoltare. Prima di tornare alla sua chitarra e scrivere il brano del lockdown. Con l’augurio che «sarà solo un ricordo che stai cercando di ricordare di dimenticare».

da avvenire.it