Rinnovamento nello Spirito Santo

Il Rinnovamento nello Spirito celebra 50 anni di storia e di memoria grata a Dio

Anche i fedeli reatini alla solenne liturgia per il mezzo secolo di vita della realtà ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito

Nel pomeriggio di venerdì 27 novembre si è aperto un anno speciale per il Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia che celebra 50 anni di storia e di memoria grata a Dio.

Un giubileo d’oro che ha avuto la sua apertura solenne con la Santa Messa nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma, definito il più antico santuario Mariano al mondo, presieduta dall’Arciprete della Basilica il Card. Stanislaw Rylko, alla presenza del Comitato Nazionale di Servizio, del Consiglio Nazionale e dei delegati del RnS provenienti da tutte le Diocesi italiane. Erano presenti alla cerimonia anche alcuni rappresentanti del gruppo diocesano reatino “Soffio dello Spirito” tra i quali il coordinatore di gruppo Maurizio Vicari e il coordinatore diocesano e consigliere spirituale don Emmanuele Dell’Uomo D’Arme, che in questo lieto evento ha avuto anche l’onore di partecipare alla solenne apertura del giubileo del Rinnovamento, prestando servizio tra i cerimonieri, affiancando don Vincenzo Apicelli, membro del CNS del Rinnovamento per l’ambito sacerdotale, con il quale aveva già collaborato nel giugno del 2017 in occasione di un’altro importante giubileo d’oro del Rinnovamento Carismatico Cattolico Mondiale; in quella circostanza, infatti, don Emmanuele aveva affiancato don Vincenzo Apicelli coadiuvandolo come cerimoniere durante la messa presieduta da Papa Francesco nella Papale arcibasilica patriarcale maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano in Roma.

Con la messa presieduta dal cardinale Rylko, si è aperto non solo l’anno giubilare del Rinnovamento ma anche la 45^ Conferenza Nazionale Animatori (tradizionale momento di formazione) che dal 26 al 28 novembre, si è svolta quest’anno, con un inedito stile sinodale, contemporaneamente in 133 luoghi diocesani e interdiocesani collegati in diretta tra loro e guidati da un centro direttivo che ha avuto il suo svolgimento al Palaterme di Fiuggi dove era presente il Comitato Nazionale di servizio e rappresentanti di tutte le diocesi italiane.

Papa Francesco, non ha fatto mancare la Sua vicinanza spirituale mediante la Penitenzieria Apostolica, che con decreto – letto pubblicamente all’inizio della Messa – ha concesso l’Indulgenza plenaria per le attività che si svolgeranno nel corso del Giubileo stesso, alle condizioni indicate dalla Chiesa, ai membri del Movimento e ai fedeli che si uniranno alle celebrazioni previste nel corso del Giubileo d’Oro del Rinnovamento nello Spirito.

Prima dell’atto penitenziale e nell’omelia il Cardinal Rylko, ha ricordato i «frutti di santità» del RnS dicendo che quello del Rinnovamento nello Spirito Santo «è un grande popolo che ha scoperto che la Pentecoste non è un evento del passato, ma un evento sempre vivo e presente nella Chiesa. Quante vite cambiate! Quanta gioia del Vangelo nata nei cuori di tanti battezzati, uomini e donne, giovani e adulti! Quanto slancio missionario!» del quale si è detto testimone lui stesso avendo vissuto in prima persona tanti incontri, dei quali ha ricordato in particolare quelli vissuti a Rimini, luogo storico delle convocazioni nazionali del movimento.
Nella lunga e intensa omelia, il Cardinale Rylko ha sottolineato come il Rinnovamento nel celebrare il Giubileo, ha l’occasione, in questo anno santo, di unire la sua voce a quella della Vergine Maria, che «Nella casa di Elisabetta, traboccante di gioia nello Spirito Santo, ha cantato il suo Magnificat di rendimento di grazie: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore…” (Lc 1,46-47); un inno nel quale Maria canta: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente…” (Lc 1,49) e in questo modo ha ricordato che «celebrare un Giubileo nella Chiesa vuol dire risvegliare la memoria e lo stupore per le grandi opere che Dio ha compiuto nella nostra vita, nella vita della Chiesa e nella vita del mondo. La memoria, lo stupore… Quanto sono importanti nella vita cristiana! La memoria costruisce la nostra identità. Facendo memoria della nostra storia, sappiamo chi siamo, qual è la nostra missione e la nostra vocazione nella Chiesa e nel mondo… Con lo stupore nasce il rendimento di grazie per le grandi opere che Dio realizza in noi e nel mondo. In occasione di questo Giubileo – ha poi aggiunto – facciamo, memoria delle origini del Rinnovamento nello Spirito in Italia nel 1972: una potente e feconda “corrente di grazia” della Chiesa post-conciliare.

Ringraziamo i Vescovi italiani che hanno saputo riconoscere in questo “popolo di Pentecoste”, che cresceva in modo sorprendente, un vero dono dello Spirito Santo per i nostri tempi. Ringraziamo i Pontefici del post-concilio: San Paolo VI che ha desiderato tanto portare il Rinnovamento nel cuore della Chiesa; San Giovanni Paolo II che vedeva in voi un “dono dello Spirito Santo e segno di speranza per la Chiesa e per l’umanità”; Papa Benedetto XVI che lo definiva come un “modo forte di vivere la fede” e adesso Papa Francesco che vede in voi “una grazia pentecostale per tutta la Chiesa” e “un dono e una ricchezza nella Chiesa”». Poi il Cardinale ha aggiunto che «oggi, dopo cinquanta anni, il Rinnovamento è una realtà diffusa in Italia in maniera capillare; è un enorme popolo e un’importante forza missionaria a servizio della Chiesa. Come non restare stupiti dinanzi alla quantità e qualità dei frutti che ha generato nella vita dei cristiani e delle comunità cristiane».
Il cardinale ha poi evidenziato i frutti del Rinnovamento nello Spirito in Italia parlando di “autentica santità di vita!”, di “matrimoni e famiglie ricostruite nella fedeltà all’amore reciproco!”, di “vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata e alle nuove forme di vita laicale secondo i consigli evangelici!”, di una “fantasia missionaria nella ricerca di vie sempre nuove dell’annuncio e della testimonianza cristiana in un mondo che in modo sempre più radicale rifiuta Dio!”. Il presule ha poi esclamato: «Quanto coraggio nel dire al mondo che essere cristiani è bello e che vale la pena esserlo! E voi, cari amici del Rinnovamento nello Spirito, stasera presentate questi frutti in questa solenne Eucaristia, per inserirli nel vostro Magnificat di rendimento di grazie cantato insieme a Maria in questa Basilica».

Al termine della celebrazione eucaristica il Presidente Nazionale Salvatore Martinez ha ringraziato il Cardinale facendosi voce di tutto il Rinnovamento e dopo aver fatto memoria della storia del Rinnovamento in Italia ha concluso che il giubileo d’oro «è tempo di gioia, tempo di Rinnovamento, in un mondo triste, in cui molteplici crisi, in ultimo la pandemia, stanno alterando il senso dell’esistere e delle relazioni, soprattutto nelle case, dove aumentano depressioni e violenze. Si sta spegnendo il sorriso, la voglia di vivere e di stare insieme; dove il dolore e la povertà stanno prostrando tanta gente, ogni giorno di più, a fronte di una grave diminuzione di cristiani che confessano la gioia di Gesù vivo e non stanno collaborando con lo Spirito al “rinnovamento della faccia della terra”. Giubileo equivale inoltre a gioia cristiana, grande amore effuso nei nostri cuori. Gioia procurata dallo Spirito, dalla Sua unzione sacramentale e carismatica, con la quale noi siamo ancora mandati nel mondo per essere testimoni e non spettatori delle meraviglie di Dio». Salvatore Martinez ha poi ricordato che «la pandemia non ci ha confusi o arrestati, non ci ha fatto abbassare le mani elevate al Cielo, né le ha fatte ritrarre dal servizio alla gente e a quanti la Provvidenza ci ha affidati e ci affida. Vogliamo ancora essere fedeli alle ispirazioni dello Spirito e tornare alle sorgenti della nostra gioia, cioè al dono dell’effusione dello Spirito, al battesimo nello Spirito Santo a cui Papa Francesco con grande forza ci richiama».

Il Papa infatti allo Stadio Olimpico nel 2014 e in Piazza San Pietro nel 2015, ha invitatogli Rinnovamento a «Diffondere la grazia del battesimo nello Spirito; un’evangelizzazione carismatica fondata sulla Parola; l’ecumenismo spirituale come grazia di riconciliazione per l’unità; il servizio ai poveri e agli impoveriti che incrociamo nel nostro cammino e che riceviamo nelle nostre Comunità».

«Quattro pilastri – ha detto il Presidente – sui quali il Rinnovamento è costruito e sui quali dobbiamo ancora, profeticamente, costruire. Guardando al tempo presente, non ci facciamo illusioni. Siamo realisti, c’è tanto da fare, in un mondo che perdendo l’uomo sta perdendo Dio e la rotta verso il Cielo. Tanti intorno a noi chiedono; molti soffrono; tutti vogliono un mondo diverso. Non è questa l’ora, dunque, di rassettare le reti; non è tempo di conservare i talenti per paura di perderli; e non vogliamo fare delle mascherine una maschera alla nostra fede, alla nostra fraternità, alla nostra carità».

Dopo l’intervento del presidente, al termine della Messa solenne sono stati proposti due gesti significativi: l’Atto di affidamento a Maria, e l’accensione di 222 lampade in rappresentanza di tutte le Diocesi italiane.

Come non essere grati a Dio per ciò che ha fatto, per ciò che fa e per ciò che farà nella potenza dello Spirito!