Il Papa su twitter

Dal 12 dicembre: i primi tweet saranno tratti dai suoi scritti

“Scintille di verità” e “perle di saggezza”: questo il “cuore” della presenza del Papa su Twitter, che prenderà ufficialmente il via con il primo tweet che verrà lanciato durante l’udienza generale mercoledì 12 dicembre, festa di Nostra Signora di Guadalupe. L’evento di Benedetto XVI che digiterà e spedirà il primo messaggio di 140 caratteri, tramite Twitter, è stato illustrato il 3 dicembre in Vaticano. L’arcivescovo mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, ha riferito dello “stupore” di alcuni giornalisti che nei giorni scorsi avevano argomentato su questa novità, domandandosi se non si trattasse di “un tributo eccessivo alla modernità”. “Twitter – ha spiegato mons. Celli – ha oltre 500 milioni d’iscritti e di essi oltre 140 milioni sono attivi. Di loro oltre il 40% è composto da giovani. Il desiderio del Papa è di entrare in contatto con il maggior numero di uomini e donne del nostro tempo, dovunque essi si trovino e con qualunque mezzo sia possibile”. Per questo “Twitter si presta, per la sua natura di mezzo rapido e di forte divulgazione, a diffondere le ‘scintille di verità’ e le ‘perle di saggezza’ che il Papa vorrà scrivere”. Le lingue dei tweet del Papa saranno per ora 8: inglese, spagnolo, italiano, portoghese, tedesco, polacco, arabo e francese. L’indirizzo centrale sarà in inglese: @pontifex; quello italiano sarà @pontifex_it.

La presenza sui “nuovi media”.

“La Chiesa deve esserci, con qualunque ‘medium’, che sia efficace per diffondere il suo messaggio”: lo ha detto alla conferenza stampa in Vaticano, il giornalista statunitense Greg Burke, incaricato quale “media adviser” della segreteria di Stato. “Sarebbe sorprendente se il Papa non fosse su Twitter”, ha aggiunto, precisando che “i primi tweet saranno tratti dai discorsi e testi ufficiali delle udienze, incontri, omelie. Poi si vedrà…”. Il direttore de “L’Osservatore Romano”, Gian Maria Vian, ha richiamato la secolare tradizione della Chiesa nella comunicazione “a partire dal II secolo quando ha avviato il passaggio dal Rotolo al Codice. Da allora si sono susseguite iniziative importanti e anche prese di posizione sorprendenti: come quando Albino Luciani nel marzo 1973 aveva preconizzato l’era dei giornali che si sarebbero letti a casa su uno schermo. In pratica, parlava dei tablet!”. Con mons. Claudio Maria Celli, il segretario del Pontificio Consiglio, mons. Paul Tighe, e lo stesso direttore della sala stampa vaticana, p. Federico Lombardi, hanno spiegato la presenza della Chiesa sui “new media”: il Vaticano è, infatti, presente con la Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, “L’Osservatore Romano”; è inoltre su Youtube, su internet con news.va e vatican.va e in futuro varerà gli e-book (i primi saranno sull’Anno della fede). È pronta anche una “Pope app” progettata sia per iPhone sia per il sistema Android, scaricabile gratuitamente e che offre una ricchissima documentazione audio-video e testuale. Inoltre è in corso il potenziamento di Youtube che attualmente è presente in 8 lingue, compreso il cinese.

Già milioni gli utenti dei nuovi media vaticani.

Sempre a proposito dell’uso, da parte del Vaticano, dei nuovi “media”, p. Lombardi ha informato che Radio Vaticana usa già Twitter come canale per diffondere le proprie trasmissioni e iniziative. Tra le lingue utilizzate ci sono inglese, spagnolo, italiano, tedesco, francese, polacco e cinese. Riguardo alla Cina i tweet di Radio Vaticana sono a disposizione delle diverse comunità cinesi della diaspora, in quanto in Cina Twitter non funziona. Così la “radio del Papa” sta sperimentando un sistema di messaggistica istantanea analoga a Twitter proprio per la Cina, per far giungere anche lì i propri messaggi. Il maggior numero di followers per Radio Vaticana sono in lingua inglese (oltre 100 mila), seguono gli spagnoli con 30 mila e, quindi, le altre lingue. Significativo, secondo p. Lombardi, il fatto che la presenza di news.va su Facebook abbia permesso di toccare la rilevante cifra di 5.200.844 utenti, con netta prevalenza della lingua inglese. Il portale news.va si è nel frattempo arricchito di un archivio interattivo e di un apparato di ricerca interno (“search tool”) che consente di reperire materiale multimediale costantemente aggiornato sulle più svariate iniziative e celebrazioni vaticane. Sono anche in via di creazione dei “microsites” multimediali, utili soprattutto per i giornalisti che avessero bisogno di documentazione di testi, audio e video riguardanti le principali iniziative e viaggi papali. Mons. Celli ha informato che il primo di questi “micrositi” è dedicato al viaggio del Papa in Libano dello scorso settembre.