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Il messaggio natalizio di Carlo d’Inghilterra per i cristiani perseguitati

Il Principe Carlo d’Inghilterra ha realizzato, in occasione della Notte di Natale, un video messaggio con Aiuto alla Chiesa che Soffre per i cristiani perseguitati nel mondo. «È necessario permettere ai fedeli - è il suo appello - di continuare a vivere nei luoghi della Bibbia»

n tutto il mondo si sta celebrando la solennità del Natale, nonostante in molte parti del globo i cristiani continuino ad essere perseguitati e discriminati. Ed è a loro che è rivolto un messaggio video che il Principe Carlo d’Inghilterra ha realizzato insieme alla Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). “È di vitale importanza – afferma – ricordare tutti coloro che subiscono persecuzioni in ragione della loro fede cristiana”.

I cristiani uccisi in Sri Lanka e Siria

Nel video Carlo d’Inghilterra racconta due suoi recenti incontri con un sacerdote e una religiosa. Il primo, spiega “ha prestato soccorso a quanti in Sri Lanka sono stati terribilmente feriti durante i barbari attacchi avvenuti quest’anno nelle chiese nel giorno di Pasqua”. Lo scorso 21 aprile, infatti, furono quasi 260 i morti e oltre 500 i feriti. “Purtroppo non un caso isolato”, come sottolinea il Principe Carlo, che cita poi il racconto che la religiosa gli ha fatto “della situazione in Siria dove con immenso coraggio e in condizioni impossibili, offre un supporto cruciale ai cristiani e a tutti coloro i quali fuggono dalle violenze e dalla morte. La religiosa siriana che ho incontrato – racconta – mi ha donato una raffigurazione della testa del Cristo crocifisso, fatta con il legno carbonizzato preso da una chiesa bombardata ad Aleppo”.

L’appello per le terre della Bibbia

Carlo cita inoltre il recente rapporto, dello scorso ottobre, proprio di Acs, che “ha rivelato che nell’arco di un decennio fino a due terzi dei cristiani sono fuggiti dalla Siria”, mentre “in Iraq le comunità cristiane si sono ridotte fino al 90% in una generazione”. L’appello del Principe d’Inghilterra è quindi di rafforzare “la nostra determinazione ad evitare che il Cristianesimo scompaia dalle terre della Bibbia”.

Da Vatican News