Cinema

Il liceo artistico “Calcagnadoro” al primo posto del concorso cinematografico nazionale “Attori della propria salute”

In un breve film dei nostri ragazzi l'attenzione rivolta all'anoressia e alle sue ripercussioni

All’Artistico un nuovo premio e una vittoria inaspettata mentre l’anno scolastico sta per chiudersi. Il liceo “Calcagnadoro” di Rieti si aggiudica un assegno di mille euro perché è risultato vincitore del bando di concorso su scala nazionale dal titolo “Attori della propria salute”, per la creazione di un cortometraggio sui temi della salute e dell’autodeterminazione a star bene con se stessi e con gli altri. In due minuti e cinquanta secondi la classe IVB dell’indirizzo Audiovisivo – Multimediale è riuscita a condensare efficacemente il messaggio comunicativo con significativa e chiara consapevolezza. La competizione nelle scuole italiane è stata promossa da AICA (Associazione Italiana per l’informatica e il calcolo automatico) e LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori). La classe reatina ha realizzato progetto, sceneggiatura, storyboard, interpretazione, regia, riprese e montaggio. Il tema di cui si sono dotati i ragazzi è stato quello di come uscire dall’anoressia. E nel corto la protagonista convincente e silenziosa è proprio una giovane studentessa del Calcagnadoro. La storia racconta di una diciassettenne che a causa di un’alimentazione sregolata, notandosi leggermente ingrassata, decide di dimagrire e si ammala trasformandosi sia dentro che fuori. Il video sottolinea questa trasformazione: da bella, socievole e sorridente, a emaciata, triste e isolata. Perciò sarà ricoverata in ospedale, ma poco serviranno le cure perché si vedrà allo specchio ancora grassa deformando via via il concetto del sé. La telecamera fissa in primo piano il mezzobusto della ragazza e documenta imparziale questa sua metamorfosi, mentre immagini monocrome sullo sfondo tracciano in modo discreto i flash del passato e del presente, mentre la narrazione è affidata ad una voce fuori campo: come un lampo, il passaggio dalla frequentazione delle sue amiche al letto di un ospedale alimentata dalla flebo. Quando tutto sembra perduto, saranno gli abbracci e le risate delle amiche che andranno a trovarla in ospedale a farle scattare la molla di vivere e uscire fuori dal tunnel dell’anoressia, restituendole “peso” fisico e di spirito. Titolo del corto infatti, “Il peso dell’amicizia”. Il Calcagnadoro è stato premiato quale vincitore del concorso con altre dodici scuole italiane giunte finaliste.

di Ines Millesimi