Il libro del Papa: «Il nome di Dio è misericordia»

Il 12 gennaio scorso è stato presentato il libro “Il nome di Dio è misericordia”, un’intervista al Pontefice del vaticanista Andrea Tornielli. Il tema è quello del giubileo proclamato il 13 marzo 2015. Ma in realtà la misericordia è così importante nella vita e nel pensiero del Papa da rappresentare un’utile chiave di lettura per conoscerlo e capirlo profondamente.

Il titolo del libro è una citazione del suo predecessore Benedetto XVI: “la misericordia è in realtà il nucleo centrale del messaggio evangelico, è il nome stesso di Dio”. Molti gli aspetti della misericordia che vengono analizzati. Ad esempio il suo rapporto con la giustizia e con la compassione, che cosa sia di preciso e se non sia “troppa”. Ma “La legge della Chiesa è quella del et et e non del aut aut” per cui “La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato”

Bisogna avere il “cuore a pezzi” questo atteggiamento “mistico” , efficace metafora dell’umiltà, viene considerato come preliminare all’accesso alla misericordia. Tutti siamo peccatori e dobbiamo umilmente riconoscerci come tali. Diverso è essere corrotti: “Il corrotto non conosce l’umiltà, non si ritiene bisognoso di aiuto”.

Una parte importante del libro è dedicata al sacramento della riconciliazione. Il Papa ricorda con nostalgia il periodo in cui confessava quotidianamente. A questo proposito considera la vergogna una grazia, così come il riconoscersi peccatori. Infatti: “Il luogo in cui avviene l’incontro con la misericordia di Gesù è il peccato”. Per i due attori coinvolti nella confessione Papa Francesco ha preziosi consigli: il penitente deve lasciarsi sorprendere da Dio; Il confessore pensi ai suoi peccati.

Molto citato Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, fonte d’ispirazione insieme ad una serie di altre figure importanti della sua vita. toccanti le pagine in cui racconta delle difficoltà sopportate da alcune donne in Argentina. Nelle parole del Papa c’è spesso dolore, ma sempre si vede uno gioia in fondo al tunnel, “Dio non si stanca mai di perdonare”. Allo stesso tempo mette in guardia dalla “degradazione dello stupore”. Bisogna continuare a sorprendersi della misericordia di Dio.

Nel complesso il libro aiuta a vivere consapevolmente il giubileo della misericordia e a comprenderla a pieno. Dopo tutto il testo più citato è il vangelo, a dimostrazione che davvero il nome di Dio è misericordia.