Azione Cattolica

“Il fuoco e la brezza”: giorni di amicizia e comunione spirituale per gli acierrini di Rieti

Gli acierrini che hanno accolto l’invito a partecipare al campo diocesano ACR, svoltosi in quel di Morlupo, hanno vissuto bei giorni di amicizia e comunione spirituale

Sotto il titolo “Il fuoco e la brezza”, che sono un po’ i segni del profeta che riconobbe la presenza di Dio nella brezza leggera più che nel fuoco o tempesta o terremoto e però su un carro di fuoco venne alla fine assunto alla gloria del cielo, hanno trascorso bei giorni di amicizia e comunione spirituale gli acierrini che hanno accolto l’invito a partecipare al campo diocesano ACR, anche quest’anno svoltosi in quel di Morlupo.

Era la casa San Gaetano dei Padri Teatini nella cittadina flaminia ad accogliere gli educatori e i fanciulli provenienti dalle parrocchie reatine San Giovanni Bosco, Regina Pacis, Sant’Agostino e San Giovanni Battista in quella che, nel percorso dell’Azione Cattolica, costituisce sempre un momento unico e indimenticabile: il camposcuola estivo. Anche stavolta la proposta del centro nazionale ruotava attorno a un testimone della fede: dopo Rut nel campo 2018, quest’anno il profeta Elia, insieme al quale i ragazzi erano invitati a camminare “dal deserto al monte”.

Ed è stata così la vicenda spirituale del profeta tesbita – a partire dalla sua chiamata, passando per le esperienze difficili di fedele servo di Jahvè in mezzo agli israeliti tentati dall’idolatria, fino al “passaggio del testimone” al successore Eliseo, in qualche modo simbolo di ogni credente chiamato a farsi, nella propria esistenza quotidiana, profeta del Signore – a ispirare le attività che, nella tipica forma briosa e dinamica dello stile acierrino, hanno coinvolto i ragazzi nelle giornate di camposcuola: con Elia, ci si è interrogati sulla chiamata ricevuta da ciascuno nel Battesimo, si è fatta esperienza di “deserto” e di incontro vivo col Signore (anche attraverso l’adorazione eucaristica), si è sperimentata nel sacramento della Riconciliazione la dolcezza del suo perdono accogliendo, come l’infedele re Acab, l’invito al pentimento, per poi, al termine dell’Eucaristia domenicale conclusiva, accogliere il “mandato” a divenire tutti, nella vita di ogni giorno, “profeti” dell’amore di Dio.

Il tutto coniugando i momenti liturgici e spirituali con i giochi a tema, la riflessione personale, la condivisione in gruppo, le esperienze di fraternità, di servizio, di divertimento che scandivano le belle giornate trascorse insieme sotto la guida di entusiasti e laboriosi educatori e di chi, anche nel servizio umile in cucina, ha reso possibile lo svolgimento del campo.

Non è mancata la visita dei “big” diocesani: dalla presidente diocesana Silvia Di Donna all’assistente unitario don Zdenek Kopriva, fino al vescovo Domenico: particolarmente “gustosa” l’incursione a Morlupo di monsignor Pompili, venuto a trovare i ragazzi, assieme al vicario della zona cittadina don Lorenzo Blasetti, con tanto di buon gelato da lui servito in prima persona ai contentissimi pupi.