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“Il figlio di troppo”: venerdì la presentazione del nuovo libro di Chiara Del Soldato

Venerdì 16 novembre alle ore 18 presso la sala polivalente del complesso culturale Santa Lucia (Museo archeologico), verrà presentato dall’assessore alla cultura del Comune di Rieti Gianfranco Formichetti “Il figlio di troppo”, il nuovo romanzo della scrittrice Chiara Del Soldato.

Venerdì 16 novembre alle ore 18 presso la sala polivalente del complesso culturale Santa Lucia (Museo archeologico), verrà presentato dall’assessore alla cultura del Comune di Rieti Gianfranco Formichetti “Il figlio di troppo”, il nuovo romanzo della scrittrice Chiara Del Soldato.

Questa volta la protagonista, una donna che si porta dentro una mancata rielaborazione dei propri vissuti interiori e non è in grado di perdonare la vita per ciò che le ha consegnato, sta per prendere una decisone dolorosa, quella di interrompere la gravidanza frutto di una relazione extra coniugale già conclusa. Ma poi la moglie del suo ex le chiede di portarla avanti per lei. Saranno loro a far crescere il bambino, lei e suo marito: la cosa è legale.

«Zelinda, capace di grande trasporto e di altrettanto egoismo, è una personalità vulnerabile, non in grado di colmare la ferita narcisistica, cosa che la rende immatura nei confronti della dimensione amorosa. È un personaggio complesso, che coinvolge nella sua caduta molte persone», dichiara l’autrice contornando il profilo della protagonista del suo libro.

Singolare la scelta della copertina: «Il maestro romano Otello Scatolini mi ha fatto l’onore di lasciarmi utilizzare l’immagine del suo bassorilievo intitolato Maternità. Quando incontrai questa opera pensai che sarebbe stata perfetta per la mia storia. Mi misi dunque in contatto con lui, trovandolo subito disponibile alla collaborazione: parteciperà anche alla presentazione».

Chiara Del Soldato dice di essere sempre stata attirata da situazioni realistiche, anche se inusuali. In questo caso particolare una notizia di cronaca di qualche anno fa diede vita alle prime sequenze della storia. «Perché gli scrittori sono gazze ladre, che rubano dalla vita degli altri, o dai giornali», come lei stessa insegna nei corsi di scrittura creativa che effettua nelle scuole.