Il fenomeno Favij

Nei video si riprende mentre gioca con videogame poco famosi: un boom

19 anni e quasi un milione e mezzo di iscritti sul proprio canale di YouTube. Sono questi i numeri di Favij, giovane torinese, perito informatico e youtuber diventato molto rapidamente un fenomeno di popolarità tra gli internauti italiani.

La storia di Favij, al secolo Lorenzo Ostuni, è tanto breve quanto semplice: inizia con un paio di amici (iPuffo e NikyBox95) con i quali crea TheSharedGaming: un canale YouTube che parla di gameplay di ogni genere, in un anno raggiunge un totale di 10.000 iscritti. La svolta è nell’estate del 2012 quando, costretto a registrare da solo i video del canale, crea la serie “Giochi nel Buio”, nella quale si riprende mentre gioca con videogame “indie” (ovvero indipendenti, non prodotti dalle grandi etichette) horror al buio. Agli utenti di YouTube il canale sembra piacere e così, nel dicembre del 2012, Lorenzo crea un canale tutto suo: FavijTV. Favij lavora alacremente sul suo canale, caricando oltre 420 video che in totale sommano oltre 26 milioni di ore di filmato.

I numeri premiamo il ragazzo, in poco più di due anni Lorenzo fa il pieno: raggiunge 1.493.997 iscritti sul proprio canale di YouTube e 385.092.182 visualizzazioni totali, diventando così il primo youtuber italiano. Con i numeri arrivano i riconoscimenti. Ad ottobre scorso, durante il “Games Week 2014” (un appuntamento clou per gli appassionati di videogiochi nostrani), Google premia Favij con il “Golden Play Button”: “siamo felici di premiare Favij e tutta la community dei fan di FavijTV – scrive Google Italia sul suo blog – con il Golden Play Button, l’award di YouTube che celebra i canali che superano il milione di iscritti. Si tratta del primo riconoscimento assegnato ad un canale di gaming in Italia”. A novembre “La Repubblica” ingaggia Lorenzo come inviato all’Anaheim Convention Center ad Anaheim (California) per seguire il BlizzCon 2014, l’evento di lancio dei nuovi titoli della Blizzard Entertainment (casa di produzione, divenuta famosa grazie a videogame come StarCraft, Diablo e Warcraft).

Cosa fa Favij di così eccezionale da riscuotere tanto successo e far impazzire folle di adolescenti? Nulla. Nei suoi video Lorenzo si riprende mentre gioca con dei videogame poco famosi (indi, appunto) e fa quello che fanno (e hanno fatto) i ragazzi mentre sono alla console: commenti leggeri, a volte ironici, a volte un po’ volgari… stop! Il montaggio in post-produzione dà ai video un tono serrato, ma oltre questo non c’è molto altro se non due elementi che sono una costante di sempre. I media non conoscono Internet e si fa presto a trasformare il niente nel Fenomeno della Rete, un fatto marginale in una questione da apertura dei Tg, la moda passeggera del momento in un fenomeno di costume da libri di sociologia. Ai ragazzi (soprattutto quelli molto giovani) non serve molto per far diventare qualcosa di banale un tormentone (ma, almeno per loro, la giovane età è un’attenuante forte). Per avere la riprova è sufficiente scorrere la lista dei video più popolari su YouTube in Italia. Escluse le copertine di Crozza a diMartedì, i video delle canzoni più popolari del momento e qualche video promozionale (come l’evocativo promo sui posti più suggestivi d’Italia del Ministero dello Sviluppo Economico), nelle prime 20 posizioni trovano posto il video di un altro ragazzo che si riprende mentre gioca con videogame di bassa qualità, tre ventenni con un video comico, una guida per trasformare jeans vecchi in un grembiule da giardino e un poliziotto di Dover che si riprende mentre guida l’auto di pattuglia e canta “Shake it off” di Taylor Swift.