Il cardinale che viene da Ville Grotti…

Cognome Tempesta, nome Orani Joao, professione arcivescovo di Rio de Janeiro, età 64 anni, provenienza Ville Grotti in diocesi di Rieti.

Papa Francesco lo ha creato e pubblicato cardinale presbitero di Santa Maria della Divina Provvidenza a Monte Verde nel concistoro di pochi giorni fa.

Monaco cistercense, priore e poi primo abate del monastero di Sao Josè do Rio Pardo, il cardinale è figlio di una famiglia di Ville Grotti emigrata in Brasile nel secolo scorso.

Sempre rimasto legato alla sua terra di origine, padre Tempesta ogni quattro anni è venuto a visitare i parenti e ad intrattenersi con loro, riscuote molto successo tra i giovani e si distingue per la vicinanza ai poveri e ai diseredati della sua diocesi.

Dopo gli studi ginnasiali e liceali entra in monastero e studia filosofia e teologia. La sua vita è praticamente nascosta, anche se diventa priore e abate.

Riceve papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro.

Certamente il cardinale Tempesta non fa parte di nessuna corte e non è altro che un pastore, anche lui “della fine del mondo”, radicato in quelle periferie dove la vita non è facile e delle quali parla spesso il papa argentino.

Scelto da papa Benedetto XVI come vescovo di quelle terre, è stato elevato alla porpora certamente secondo i criteri, in parte nuovi, di un pontefice che ha il pallino della semplicità, dell’umiltà e della vicinanza ai poveri.

Sicuramente un altro tassello della lenta riforma della Chiesa che vuole papa Francesco; lenta perché cambierà la mappatura di una realtà nel medio periodo, riforma perché cominciano a cambiare i criteri per la scelta delle persone.

Il cardinale Tempesta ha le sue radici qui nella nostra terra, come tanti figli di emigrati che nonostante il lavoro, le difficoltà, la lontananza dalla propria terra e dagli affetti, si sono integrati in culture e situazioni nuove. Hanno fatto studiare i figli, in molti li hanno donati alla Chiesa, che è stata il legame universale che li ha tenuti uniti alle terre di origine.

Una Chiesa dove nessuno è straniero e dove tutti sono figli di uno stesso Padre.

Non una storia di migrazioni per soli motivi di lavoro, ma una storia di fede, di appartenenza, di passione per il proprio futuro e per il proprio passato.

Un cardinale-monaco benedettino dalla Valle Santa, fatto vescovo da Benedetto XVI e cardinale da Francesco: una storia con una trama e un senso!