Chiesa di Rieti

Il cammino dell’ambasciatore

La rappresentante diplomatica britannica presso la Santa Sede, alla scoperta della Valle Santa reatina, è stata ricevuta in episcopio da monsignor Pompili

Ci sono casi in cui i social network diventano strumento di divulgazione, oltre che di relazione. Ha scelto di utilizzarli con queste modalità Sally Jane Axworthy, dal 2016 ambasciatore britannico presso la Santa Sede. Ed è attraverso le foto postate sul suo profilo Twitter che è trapelata la grande passione dell’ambasciatore Axworthy per il Cammino di Francesco, con una particolare predilezione per le zone del Reatino.

«Il mio collega Pietro Sebastiani, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, mi consigliò di visitare il santuario di La Verna, raccontandomi la storia di come La Verna giunse ad essere donata a san Francesco. Mi sono innamorata delle bellissime colline intorno al santuario, ed ho scoperto che la Via di Francesco collegava tra loro le città di Assisi e Rieti, che già in parte conoscevo. Così, a causa delle limitazioni ai viaggi imposte dalla pandemia, io e mia figlia abbiamo percorso a piedi tutti i tratti del Cammino di Francesco all’interno del Lazio».

A seguito dei suoi post che hanno esaltato con splendide foto la bellezza e la spiritualità del Faggio di San Francesco di Rivodutri e del convento di San Giacomo a Poggio Bustone, la diplomatica ha contribuito a raccontare la bellezza della Valle Santa reatina all’ampio pubblico dei suoi followers, fino a sabato scorso, quando è giunta a Palazzo Papale per un incontro con il vescovo Domenico: «Una visita che mi ha fatto davvero piacere, ho ricevuto una gentilissima accoglienza», ha commentato l’ambasciatore.

«È stato un privilegio incontrare monsignor Pompili, per parlare della città di san Francesco e di altri progetti».

La dottoressa Sally Axworthy è rimasta stupita – ma non troppo – dalla bellezza e dall’accoglienza reatina, poiché non è certo nuova delle nostre zone: «Ho visitato Rieti molte volte, la trovo molto affascinante ed è stata una città importante durante il mio incarico presso la Santa Sede. Ho scoperto per la prima volta questo posto nel 2016, soggiornando in una casa vacanze in provincia: la gente del posto ha così elogiato il capoluogo che abbiamo deciso di visitarlo. Nonostante fosse un arrivo improvvisato, siamo state accolte molto calorosamente, ci hanno anche mostrato il Palazzo della Prefettura. Siamo così tornate poco dopo a visitare Greccio e siamo salite sulle sue colline per visitare la cappella dove pregava san Francesco. Poi sono tornata diverse volte per percorrere il Cammino di Francesco e, naturalmente, per mangiare in alcuni degli ottimi ristoranti del territorio».

Visite personali, ma non solo: «Sono state visite di piacere, ma poiché sono accreditata presso la Santa Sede, mi piace raccontare su Twitter le mie scoperte sul patrimonio religioso in Italia. Le colline tra La Verna e Rieti hanno un numero veramente impressionante di luoghi legati a san Francesco: dai tanti conventi fondati nei luoghi dove lui pregava insieme ai suoi compagni, alle chiese come quella di Piediluco, costruita subito dopo la sua visita per predicare alle persone che vivevano sulle rive del lago. Ho l’impressione che sia un paesaggio intriso della sua memoria. Anche le colline sono ancora piuttosto selvagge, così che è facile immaginare san Francesco percorrere i sentieri più o meno allo stesso modo in cui possiamo farlo noi oggi».

A piedi, con i propri cani e spesso in compagnia della figlia, l’ambasciatore Axworthy ha assaporato a pieni polmoni e con grandissimo entusiasmo la libertà di abbandonare per qualche giorno gli abiti e i palazzi istituzionali e tuffarsi nella natura incontaminata dei nostri territori: «Abbiamo camminato da Rieti verso nord sulla Via di Francesco fino a Poggio Bustone e Piediluco, ed ho trovato la passeggiata tra Rieti e Poggio Bustone particolarmente bella: il monastero di San Giacomo, arroccato sul fianco della collina che racchiude una delle grotte dove pregò san Francesco, è davvero molto suggestivo. Il paesaggio sembra essere cambiato poco rispetto alla sua epoca, quindi è facile immaginarlo ripararsi sotto il faggio o pregare nelle grotte del convento di San Giacomo. Il senso di connessione con il passato è molto forte in questi luoghi, ma sono anche fonte d’ispirazione per noi per il futuro. Ma mi piacerebbe molto percorrere tutto il Cammino intorno a Rieti, amo molto la sua posizione, incastonata tra le colline sull’antica via Salaria».

L’ambasciatore racconta di essere particolarmente devota al Poverello di Assisi, affascinata dalla sua figura.

«Francesco fu un riformatore dei suoi tempi, era molto radicale, fissava standard elevati per i suoi seguaci. Ovviamente era profondamente toccato dalla natura, e oggi papa Bergoglio ne trae ispirazione. Francesco è un esempio di come dovremmo vivere in armonia con la natura, ed è una cosa molto importante soprattutto in un anno in cui stiamo cercando di invertire la rotta sul cambiamento climatico. Il Regno Unito ha un ruolo speciale in questo, come organizzatori del Vertice Onu sul Clima (Cop26) a Glasgow a novembre, in collaborazione con l’Italia. Vogliamo che i Paesi si impegnino a ridurre le proprie emissioni nette a zero entro il 2050 e ad effettuare riduzioni sostanziali delle emissioni entro il 2030. La natura ha un ruolo importante nella lotta ai cambiamenti climatici, come ad esempio il rimboschimento: san Francesco, già ai suoi tempi, lo aveva istintivamente capito».