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Il borgo di Mompeo celebra l’importanza della memoria

Le comunità della Sabina celebrano l’importanza della memoria nelle loro manifestazioni: il 27 e 28 agosto a Mompeo si sono svolte due giornate di festa per trasmettere ricordi e testimonianze

Le comunità della Sabina celebrano sempre più in questi ultimi tempi l’importanza della memoria nelle loro manifestazioni. Perché non c’è futuro senza memoria e perché la memoria è la base fondante di ogni comunità: sono queste le verità che testimoniano le due serate di festa che si sono tenute il 27 e 28 agosto nel borgo di Mompeo, che hanno visto un’importante partecipazione.

«“C’era una volta … a Mompeo”: ci sono le persone che ricordano e trasmettono la testimonianza della loro vita e delle loro esperienze alle generazioni future, affinché il patrimonio del passato non scompaia. Questo è stato il filo rosso che ha legato le manifestazioni per le feste patronali di Sant’Egidio 2021 a Mompeo dei giorni scorsi, aperte come consuetudine dalla 32° edizione del Minifestival dei bambini, con il proposito di unire il passato all’oggi attraverso racconti, testimonianze, video e foto», hanno dichiarato il sindaco di Mompeo, Michela Cortegiani e l’assessore alla Cultura, Maria Angela Falà.

L’amministrazione Comunale con il Progetto Terza Età “ Il senso della vita”, finanziato dalla Regione Lazio, ha voluto iniziare un cammino di recupero della “storia” del paese, fatta dai protagonisti che l’hanno vissuta e vogliono tramandarla.  Su questa linea il 27 agosto in piazza Regillo, cuore della vita del paese, è stato proiettato il docufilm “C’era una volta … a Mompeo”, realizzato in collaborazione con il Teatro Potlach, con riprese e montaggio di Cristiano D’Alessio.

Un primo passo che apre la strada alla nascita dell’“Archivio delle memorie vissute” che troverà posto nel Centro anziani ospitato nell’ex sede Comunale in via di ristrutturazione. Donne e uomini di Mompeo, del paese e della campagna, raccontano con grande partecipazione, stimolati da Nathalie Metha, che ha saputo perfettamente entrare in sintonia con “gli attori”, i momenti della vita quotidiana, del lavoro e delle feste, nel buono e nel cattivo tempo. Uno scorcio su mondi che rimangono nel ricordo, ma che con le parole ritornano presenti nei luoghi e nelle vie: la campagna, il forno, l’osteria, il bar, le canzoni, via Roma, via del Colle, la Rua … testimonianze per rivivere e non dimenticare”, ha concluso il sindaco Michela Cortegiani, molto soddisfatta per il successo degli eventi.

Nathalie Mehta ha poi concluso la serata con grandi applausi, presentando a Mompeo lo spettacolo “Per Edith Piaf ”, con la regia di Pino di Buduo, canzoni degli anni 30 e 50 del secolo scorso, che hanno coinvolto i presenti portandoli in altri tempi e in altri luoghi dove non si smette mai di credere nell’amore qualsiasi cosa succeda.

Ma l’amore è stato anche il protagonista nel pomeriggio di un altro momento della memoria: l’apertura di un’attesissima Mostra fotografica “W gli Sposi, scene da un matrimonio”, nella Sala Fabrizio Naro, e la premiazione della terza edizione del Concorso fotografico “Mompeo tra natura e cultura”.

Vincitrice la foto “Nuovi semi antichi” di Manolo Ciacia, secondo premio ex aequo “Pomeriggio in terrazzo” di Elvira Cocchi e “La briscola” di Simona Belli.

La Mostra “W gli Sposi Scene da un matrimonio”, è stata realizzata con la collaborazione della cittadinanza, grazie ad un “passa parola” che di giorno in giorno ha fatto pervenire in Comune oltre 140 foto di matrimoni, ritrovate negli album di famiglia, che spaziano dal 1888 agli anni duemila, poi digitalizzate e stampate per l’occasione dall’amministrazione. L’evento ha registrato un notevole afflusso di persone.

Un altro tassello di vita vissuta in paese per l’Archivio della Memoria: ritrovare i visi, i tempi, gli amici…un viaggio che continuerà fino al 19 settembre, data di chiusura della Mostra.