Il 24 dicembre riapre la Basilica Cattedrale

La comunicazione ufficiale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è arrivata nella serata del 21 dicembre, in seguito all’esito positivo del sopralluogo effettuato in tarda mattinata: sabato 24, dopo quasi due mesi di chiusura, i fedeli di Rieti potranno rientrare in Cattedrale. Il parroco di Santa Maria, don Paolo Maria Blasetti, potrà infatti celebrare la santa messa della notte all’interno della chiesa, che è stata oggetto, nelle ultime settimane, degli interventi di consolidamento reputati necessari dal Mibact all’indomani della forte scossa di terremoto del 30 ottobre. I lavori hanno interessato tutta la navata centrale e il transetto, che ora sono stati messi in sicurezza, mentre l’abside continuerà a essere interdetta, quindi inutilizzabile, in quanto maggiormente danneggiata e dunque bisognosa di ulteriori cure.

L’inservibilità della basilica ha provocato non pochi disagi nei giorni passati. A parte l’effetto psicologicamente poco confortante dato dal vedere perennemente serrate porte che di solito sono sempre aperte, a risentirne è stata anzitutto la vita liturgica della diocesi, con il vescovo Domenico costretto a tenere importanti appuntamenti ecclesiali quali la chiusura dell’Anno Santo, l’incontro con gli operatori pastorali, i festeggiamenti in onore di santa Barbara e le messe delle domeniche di Avvento dapprima nella tensostruttura impiantata alla bisogna in prossimità della Casa «Buon Pastore» di Campoloniano, poi nella basilica minore di Sant’Agostino.

A sua volta, la parrocchia di Santa Maria in Cattedrale non ha avuto modo di solennizzare l’immissione in possesso del suo nuovo titolare, don Paolo, che però è stato per il momento dispensato dai riti d’ingresso e ha iniziato a svolgere il suo ministero sin dal 27 novembre, servendosi per le celebrazioni, sia nei giorni feriali sia nelle domeniche e nelle solennità, dello splendido battistero di San Giovanni in Fonte, finora sede del Museo Diocesano.

Naturalmente, a causa della prolungata inaccessibilità della chiesa, quest’anno non è stato possibile allestire il tradizionale presepe. La chiusura di Santa Maria ha difatti coinciso con il lasso di tempo solitamente necessario per predisporre i circa 90 metri quadri di rappresentazione della nascita del Salvatore nella cappella laterale di Santa Caterina d’Alessandria. Per evitare che i due presepi della Cattedrale, quello napoletano del Settecento e quello del primo Novecento, rimanessero inutilizzati negli scaffali della sagrestia maggiore durante questo tempo di Natale, si è deciso di renderli comunque fruibili destinandoli ad altre sedi: il primo è stato impiegato sotto gli archi del Palazzo Papale ed è stato inaugurato nel tardo pomeriggio del 21 dicembre da mons. Pompili; il secondo ha trovato posto sull’altare della chiesa sconsacrata di San Pietro (che da anni ospita una libreria) in via Roma, dunque sempre nel territorio parrocchiale.

Il programma delle celebrazioni che avranno luogo in Santa Maria nelle prossime settimane è ora disponibile nella sezione Orari delle celebrazioni del sito della Basilica Cattedrale. Gli orari delle funzioni presiedute dal vescovo Domenico sono altresì segnalati nel calendario liturgico-pastorale del portale diocesano chiesadirieti.it.